Toscana
Tram Firenze. Linea 2 in partenza per Natale. Si studiano ipotesi per eliminare pali in centro
Firenze dovrebbe trovare sotto l’albero di Natale la nuova linea 2 del tram. Date ufficiali per ora non ce ne sono e visto i precedenti, il condizionale è d’obbligo. Però sull’aprire le porte al pubblico sotto le feste c’è ottimismo. Anche perché, spiega il sindaco Dario Nardella, «le ditte ci hanno confermato, giusto ieri, che il 15 novembre termineranno i lavori», anche se i cantieri su palazzo Mazzoni e per installare il carter del ponte San Donato proseguiranno fino a marzo. In pratica, finite rifiniture, pensiline e sistema di illuminazione, da metà novembre l’opera potrebbe essere «consegnata» alla commissione tecnica del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per i test.
Intanto in mattinata la tramvia, con a bordo il primo cittadino, l’assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici Stefano Giorgetti, rappresentanti delle ditte e giornalisti, si è mossa da piazza Unità per raggiungere l’aeroporto di Peretola, l’altro capolinea. Il primo viaggio integrale sui circa 7 chilometri di binari. Prima, il direttore dei lavori Santi Caminiti, ha tracciato la road map sui tempi per la messa in funzione dell’infrastruttura. «La speranza è aprire le porte agli utenti il 21 dicembre, forse anche qualche giorno prima se tutto dovesse filar liscio». In pratica, dopo il 15 novembre la palla passerà alla commissione tecnica ministeriale, ma, sottolinea, «rifacendosi ai tempi e l’esperienza maturata sulla linea 3, in 15 giorni dovremmo avere il nulla osta provvisorio, ovvero tra il primo e il 5 dicembre». In questa fase, «la cosa più impegnativa da testare sarà la sincronizzazione dei tram attorno alla stazione Santa Maria Novella, dove le due linee», la 2 e la T1 – Leonardo, «si incrociano».
Per la linea sud del sistema tramviario di Firenze, la tratta che collegherà il capoluogo con Bagno a Ripoli «ho già disposto che i progettisti formulino un’ipotesi preliminare senza i pali dell’elettrificazione in tutta la parte centrale della città, da piazza della Libertà fino al lungarno, passando dai viali», una volta che sarà realizzato il «braccio» per raggiungere piazza san Marco (con i lavori che sulla mini tratta dovrebbero partire il prossimo anno, dopo le elezioni). Lo ha spiegato il sindaco Dario Nardella prima di salire sul «Sirio» per il primo test integrale della linea 2, dalla stazione all’aeroporto. «Oggi alla stazione ci sono i pali perché questi progetti sono stati realizzati quando non esisteva una tecnologia adatta. Anzi, ancora non è facile averne una che garantisca il funzionamento con le sole batterie per tratti lunghi. Dobbiamo quindi fare i conti con la tecnologia». Nardella, quindi, stimolato dalle domande dei giornalisti torna sulle critiche per la cosiddetta «foresta di pali» che qualche mese fa investirono la stazione. Una «polemica pretestuosa», commenta il primo cittadino, che spiega: «Stiamo verificando con la soprintendenza. Proprio oggi pomeriggio abbiamo una nuova riunione operativa, tecnica, che ha un doppio obiettivo: la verifica di migliorie sui pali esistenti e la modifica dei progetti per le nuove tramvie con interi tratti senza pali».
Tornando, poi, sul collegamento a sud, Nardella annuncia: lunedì sera 15 ottobre, all’Ex3 di Gavinana, «daremo vita ad una grande assemblea con i cittadini di Bagno a Ripoli e del quartiere 3. Con loro visioneremo le diverse opzioni per la linea, i progetti che sono sul piatto per la realizzazione della tramvia». Tram e non più jumbo bus: il progetto dell’autobus elettrico da far correre su una carreggiata, infatti, è praticamente accantonato, o comunque decisamente sfumato, come rivelano i tecnici di Palazzo Vecchio.
Il sindaco, infine, si concentra sui problemi di convivenza tra il tram e le auto, ovvero la questione dei semafori. Una volta che le porte della linea 2 si apriranno al pubblico «monitoreremo tutti i nodi più complessi. Ho già disposto un piano speciale, soprattutto su Belfiore, perché lì ci sarà l’impatto maggiore» sul traffico. Così «quando il tram sarà in funzione avremo una task force, con ingegneri del Comune, agenti della municipale, tecnici della tramvia e di Gest, che avrà il compito di correggere tutte le problematiche che emergeranno». In area stazione Santa Maria Novella, poi, saranno piazzate tre pattuglie di vigili «per il controllo del traffico».
Nardella, quindi, spiega: i benefici del sistema «arriveranno dopo qualche mese, perché è necessario un rodaggio cittadino. Penso al cambiamento di abitudini, alla conoscenza della nuova viabilità e all’utilizzo di quelle linee dell’Ataf che portano direttamente alle fermate del tram». Si tratta, conclude, «di un cambiamento epocale, che guarda in avanti, perché punta a rafforzare il trasporto pubblico riducendo quello privato, abbattendo in questo il livello dell’inquinamento».