Firenze
Tra i nuovi venerabili Maria Maddalena Frescobaldi Capponi
La fondatrice delle Passioniste di San Paolo della Croce è vissuta a Firenze tra Settecento e Ottocento. "Accolgo con gioia insieme a tutta la diocesi questo ulteriore dono di Papa Francesco", dice l'arcivescovo, cardinale Giuseppe Betori
Papa Francesco ha firmato questa mattina il decreto per la proclamazione di alcuni beati e venerabili. Tra questi, anche il decreto che riconosce le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Maddalena Frescobaldi Capponi, che acquisisce così il titolo di venerabile. Fedele laica e madre di famiglia, fondatrice della Congregazione delle Suore Passioniste di San Paolo della Croce; nata l’11 novembre 1771 a Firenze e morta l’8 aprile 1839.
” Accolgo con gioia insieme a tutta la diocesi questo ulteriore dono del Santo Padre” commenta l’Arcivescovo di Firenze card. Giuseppe Betori. “In pochi anni sono stati proclamati venerabili il card. Elia Dalla Costa, il prof. Giorgio La Pira, don Giulio Facibeni, madre M. Eleonora Giorgi delle Serve di Maria Ss.ma Addolorata, don Olinto Fedi, sr. Diomira Allegri delle Suore Stabilite nella Carità e Maria Cristina Ogier. Ci rallegriamo con le suore Passioniste per il riconoscimento alla loro fondatrice che arricchisce la schiera di testimoni della fede della Chiesa fiorentina. Durante la sua vita, oltre a dedicarsi pienamente alla famiglia, Maria Maddalena si distinse per il suo carisma e la sua forza di volontà nell’istituire una casa dove venivano accolte ragazze uscite dal dramma della prostituzione, testimoniando l’amore grande di Dio. Oggi le suore Passioniste continuano a tenere vivo il carisma della loro fondatrice nell’esemplare e generoso servizio a tante situazioni di povertà e fragilità “.
Maria Maddalena Frescobaldi nacque a Firenze l’11 novembre del 1771.
A 18 anni sposò il marchese Pier Roberto Capponi dal quale ebbe 4 figli. Purtroppo perse una dopo l’altra le tre bambine, evento che segnò di dolore la sua esistenza. Con la famiglia subì le conseguenze delle invasioni napoleoniche, della guerra e dell’esilio. Ritornata a Firenze si sentì ispirata a dare una svolta decisiva alla sua vita, andando all’ospedale detto Bonifacio a servire le donne malate. Qui si imbatté con la triste realtà della prostituzione. Decise di aiutare le giovani donne che volevano uscirne e sostenuta dalla collaborazione di alcune amiche istituì una scuola e in seguito aprì una casa ove accoglierle. Alcune di queste giovani chiesero ed ottennero il 17 marzo 1815, di consacrarsi al Signore e offrire la propria vita in segno di amore verso colui che le aveva amate per primo. In seguito altre giovani, libere dalla triste esperienza di strada, vollero unirsi e condividere la vita con loro nella carità reciproca per dire al mondo la bellezza della comunione e dell’amore divino.
Nel 1817, Maria Maddalena, chiese ed ottenne dal generale dei Passionisti di affiliare la piccola comunità alla paternità spirituale del grande mistico e apostolo S. Paolo della Croce. Essa aprì anche una scuola per
bambine in situazioni di disagio e abbandono e fu una dei 100 fondatori della Cassa di Risparmio di Firenze: scelte che testimoniano la sua carità e la sua attenzione per la promozione umano-spirituale dei poveri del suo tempo. Morì a Firenze l’8 aprile 1839.
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