Toscana

Tpl, il Consiglio di Stato ha giudicato legittima la gara regionale

“Oggi la Regione ha vinto”. La gara sul trasporto pubblico locale, assegnata ad Autolinee toscane, controllata dai francesi di Ratp, “é stata legittima. Il Consiglio di Stato” stabilisce “che abbiamo avuto ragione su tutto”. Il governatore Enrico Rossi – nel 2010 nel giorno in cui il Consiglio di Stato ha dato semaforo verde ad Autolinee toscane – non nasconde la sua soddisfazione per quello che considera “l’epilogo definitivo” di una strada imboccata già.

E sui nuovi o possibili ricorsi futuri, quelli che potrebbe formalizzare Mobit, il consorzio sconfitto e guidato da Ferrovie, che a Firenze controlla anche Ataf, afferma sicuro: “Noi ora procederemo con serenità all’assegnazione definitiva. Ulteriori ricorsi non ci spaventano: per noi non sono più argomento”. Se ci saranno “risponderà ancora una volta la nostra avvocatura”. Per questo la Regione procederà, probabilmente ad inizio 2020, alla firma del contratto con Autolinee. Giusto il tempo tecnico dettato dalla sentenza e dalla scrittura dell’atto, come chiarisce Rossi con decisione: “Il contratto si firma. Se i nostri uffici fossero pronti, potremmo sottoscriverlo già domani”. Detto questo, aggiunge, la Regione “non ha mai fatto il tifo per nessuno: abbiamo rispettato la legge tenendo la barra dritta nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori. Ora inizia un altro percorso molto difficile, perché c’é il passaggio del personale e dei mezzi, e speriamo che prevalga il buonsenso e lo spirito civico. Perché la sentenza è chiara, respinge tutti i ricorsi”. Guardando, infine, alla scadenza del mandato, alla domanda se teme stravolgimenti da chi arriverà dopo le elezioni della prossima primavera, risponde: “Non ho nessuna preoccupazione, ma penso che questo, il riformismo di questa regione, sia una bandiera che il centrosinistra può portare come punto di forza”.

Con la gara regionale sul trasporto pubblico “stiamo scrivendo una pagina che farà giurisprudenza in Europa”. Lo sottolinea l’assessore ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli. Una gara, ricorda, “da 4 miliardi tra corrispettivi e ricavi in 11 anni (10 più 1, ndr)”, passata anche al vaglio della Corte di giustizia europea, che obbliga il privato a stanziare “190 milioni di investimenti” per rinnovare “il 70% della flotta dei bus in toscana. Saranno installate, poi, pensiline intelligenti e ci sarà la possibilità di pianificare il viaggio con un’app. Inoltre tutti i mezzi saranno accessibili ai disabili” e sono previsti “carrelli per il trasporto delle biciclette”. Insomma, prosegue, “sarà una rivoluzione” nata negli anni “terribili del trasporto toscano, con i tagli poderosi del governo nel 2011 e nel 2012”. Ora, invece, “avremo una flotta che avrà di media mezzi con sei, sette anni di età. E a questo vanno aggiunti i risultati sui treni, visto che entro il 2024 anche i convogli regionali avranno sette anni di età media”. Il tutto, afferma sempre sulla gara del tpl, “stabilizzando gli oltre 5.000 lavoratori impiegati nel settore”, con 81,5 milioni di risorse messe sul piatto per il sostegno all’occupazione.

“Questa mattina il Consiglio di Stato ha confermato le precedenti sentenze del Tar Toscana annullando definitivamente la prima aggiudicazione ad Autolinee Toscane della gara regionale del trasporto pubblico locale”. Lo afferma, in una nota, il presidente di Mobit, Giuseppe Gori. “Sulla seconda aggiudicazione dello scorso maggio 2019- prosegue- dovrà pronunciarsi il Tar Toscana all’esito dell’udienza fissata il prossimo 26 febbraio 2020″. Mobit, recita ancora il comunicato, “sottolinea che l’annosa vicenda potrà dirsi conclusa solo dopo l’ultima sentenza su tale seconda aggiudicazione e auspica che la Regione voglia attendere la fine del contenzioso per procedere ad atti dannosi per i cittadini, il servizio e i gestori”.