Toscana

TOSCANA: UNIONCAMERE, IN PRIMO TRIMESTRE 2012 -5,4% VENDITE AL DETTAGLIO

(ASCA) – Pressione fiscale, aumento dei prezzi e forti criticità nel mercato del lavoro determinano nel primo trimestre 2012 un calo delle vendite al dettaglio in Toscana del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2011, un risultato negativo raggiunto precedentemente solo nei primi 3 mesi del 2009. è quanto emerge dai dati di Unioncamere che segnala anche un peggioramento del clima di fiducia: perfino il settore alimentare passa a previsioni negative per le vendite dei prossimi mesi ed il clima fra gli operatori commerciali del non alimentare diviene sempre più pessimista. Il calo delle vendite è più pronunciato nei piccoli negozi (1-5 dipendenti) che registrano un -7,4%, seguiti dalle medie strutture (6-19 dipendenti) che perdono 6 punti percentuali di fatturato e peggiorano nettamente il quadro di lento recupero che si stava delineando nella seconda metà del 2011. La grande distribuzione toscana (20 dipendenti e oltre) perde l’1,6%, si tratta del secondo trimestre consecutivo di netta contrazione. Nei primi tre mesi del 2012 il settore alimentare registra un -4,8% e il non alimentare un -6,8%. Nel no food calano soprattutto le vendite degli esercizi specializzati in prodotti per la casa-elettrodomestici (-9,1%) e abbigliamento-accessori (-6,7%), l’unico settore che si dimostra in grado di tenere è il de-specializzato (ipermercati, supermercati e grandi magazzini), che in Toscana apre il 2012 con un leggero incremento di fatturato (+0,3%). “Per combattere questo trend negativo – commenta Vasco Galgani, presidente di Unioncamere Toscana – è indispensabile una politica di promozione del commercio al dettaglio che passi per iniziative che rinsaldano i legami di comunità, ad esempio valorizzando i centri commerciali naturali, ed attraverso incentivi agli stessi commercianti a migliorare la qualità del servizio offerto”.