Vescovi Toscani
Toscana terra di missione (Comunicato Cet 2-3 aprile 2001)
Si è tenuta a Villa Agape (Firenze) il 2 e 3 aprile 2001 la sessione primaverile della Conferenza episcopale toscana. All’inizio della riunione i Vescovi hanno manifestato il loro affetto e la loro commossa riconoscenza al card. Silvano Piovanelli che lascia la Presidenza della Cet. Ringraziamento sincero e fraterno per l’esempio di dedizione, di amicizia e di equilibrio con cui ha diretto il lavoro della Conferenza. Riconoscenza che si colora di rimpianto e di memoria e che si trasforma in preghiera e in rinnovata comunione spirituale. Il vice-Presidente mons. Alessandro Plotti ha quindi riferito sui lavori del recente Consiglio permanente della Cei.
1. I Vescovi, dopo una relazione introduttiva dell’arcivescovo di Pisa mons. Alessandro Plotti, hanno avviato una profonda e partecipata riflessione sui problemi che l’evangelizzazione incontra oggi in Toscana. Sono state messe in evidenza luci e ombre della cultura della nostra gente, intrisa di bonarietà, disponibilità al dialogo e all’accoglienza, di forte creatività, di amore alla libertà e di intensa e radicata religiosità popolare; valori positivi mescolati però a spirito individualista, ipercritico, venato di spinte anticlericali e laiciste, fortemente condizionato dalla mentalità dominante secolarizzata e radicaleggiante. I Vescovi hanno riflettuto e si sono confrontati particolarmente su alcuni nodi della pastorale attuale: l’evangelizzazione della cultura per una integrazione tra Vangelo e vita, tra scelte di fede e comportamenti etici, tra appartenenza e presa di distanza nell’adesione alla vita della Chiesa. Desta preoccupazione il diffondersi sempre di più della cultura dell’effimero, dell’esteriorità e dell’anonimato qualunquista. Questa mentalità pericolosa e dissacrante investe soprattutto il mondo giovanile, sulla cui situazione i Vescovi si sono lungamente confrontati. La pastorale giovanile va posta nelle priorità delle scelte pastorali, perché le nuove generazioni trovino in Cristo e nella Chiesa spazi significativi per la realizzazione delle loro meravigliose potenzialità. I vescovi si sono poi soffermati sulla religiosità popolare: molta gente si sente legata alla Chiesa esclusivamente attraverso le feste patronali, le tradizionali processioni, i santuari e le forme di devozione. Occorre dare contenuti catechetici a queste forme di espressione religiosa, perché non si riducano a folclore e a pura esteriorità.
2. I Vescovi hanno quindi ascoltato un’ampia relazione del Vicario giudiziale, can. Andrea Drigani, sull’attività del Tribunale Ecclesiastico Regionale nell’anno 2000, sia sotto l’aspetto giurisdizionale, che pastorale ed economico. La Conferenza episcopale ha espresso compiacimento per l’opera svolta dal Tribunale e ha nominato giudici dello stesso Tribunale don Mauro Solbiati, dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, e don Mario Brotini dei Missionari del Preziosissimo Sangue.
3. La Cet ha anche nominato don Giulio Rossi, della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli Delegato regionale della Faci.
Firenze 9 aprile 2001