Toscana

TOSCANA: REGIONE, PATTO PER FAR EMERGERE LAVORO SOMMERSO A PRATO

(ASCA) – Un patto per far emergere il lavoro sommerso a Prato. La Regione Toscana ha presentato oggi due prime misure: ovvero un nuovo welfare per i quartieri dove più forte e il disagio, servizi a rete più vicini ai cittadini e spazi pubblici da recuperare per favorire un integrazione a doppio senso, ma anche un pacchetto per far emergere chi lavora a nero o non sempre rispettando le regole. Un pacchetto che interessa le numerose imprese della comunità cinese, ma anche le possibili aziende italiane che in regola non sono. Un’azione tesa a cancellare anche i vantaggi illeciti di una concorrenza sleale. Per provare a far emergere le imprese irregolari c’é a disposizione mezzo milione di euro del Fondo sociale europeo e serviranno a finanziare servizi ed azioni che interesseranno la città per un paio di anni. I binari sono due: da un lato potenziare i canali di informazione, per spiegare meglio a tutte le imprese come stare nelle regole, dall’altro far sì che le imprese più brave accompagnino quelle che meno brave non sono state e garantiscono che lo diventino. Un’azione di moral suasion, parellela all’azione di contrasto e lotta all’illegalità economica che naturalmente proseguirà. Entro dicembre sarà pubblicato il bando per individuare chi gestirà le attività di formazione e le altre azioni previste dal progetto. “L’iniziativa di oggi – ha detto il governatore Enrico Rossi – è una tappa del Progetto Prato. Il lavoro fatto finora dalla Regione, in collaborazione con enti locali, categorie, rappresentanze delle comunità, è importante. Dobbiamo continuare, sostenendo l’emersione, facendo conoscere le regole anche con modelli formativi diretti a chi vuole mettersi in regola, favorendo l’integrazione e lo scambio”.