Toscana

Toscana, reati in calo

Un calo generale del 12% dei reati a livello regionale nel 2008. Questo il dato saliente che emerge dalla conferenza regionale sulla sicurezza che si è riunita a palazzo Medici Riccardi a Firenze. Un appuntamento periodico nel corso del quale i prefetti della Toscana, i vertici regionali e provinciali delle forze dell’ordine, gli amministratori locali e i rappresentanti dell’autorità giudiziaria tracciano un quadro dei risultati raggiunti nell’anno precedente e delineano le principali strategie di intervento per l’anno in corso. «Un anno di lavoro intenso che ha consentito di raggiungere risultati davvero lusinghieri – ha detto il prefetto Andrea De Martino nella sua relazione di apertura – con una significativa riduzione dei reati, –12% a livello regionale». All’inizio del 2008 era stato deciso di puntare al contrasto, in particolare, di quattro fenomeni che destavano maggior allarme: reati predatori, produzione e traffico di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, contraffazione di marchi e prodotti industriali.

DROGA E PROSTITUZIONE. Sul fronte della lotta alla droga sono stati effettuati 19.866 controlli (+19,13% rispetto al 2007) che hanno portato ad arrestare o denunciare 3.562 persone (+5,17%) e a sequestrare 1.381.056 grammi di sostanze stupefacenti, il 128% in più del 2007. Aumentata anche l’attività di contrasto dello sfruttamento della prostituzione, con una conseguente riduzione dei delitti commessi (–18,54% sempre nel confronto 2008/2007).

CONTRAFFAZIONE. Numeri molto significativi si hanno sul versante della contraffazione dove si è passati dai 2.238.520 di pezzi sequestrati nel 2007 ai 7.256.235 del 2008 (+224,15%). Cifre che dicono quanta strada è stata fatta se si pensa che il 2005 ha chiuso con 594mila prodotti sequestrati e il 2006 con 1.663.375. I controlli, cresciuti del 142,45%, hanno portato all’arresto o alla denuncia di 998 persone (+94,54%). La maggior parte dei prodotti sequestrati nel 2008 è avvenuta in provincia di Firenze (4.374.514 pezzi, il 60%), seguita da Prato (2.175.676, il 30%) e Livorno (247.484, il 3,40%).

REATI PREDATORI. Trend in diminuzione anche per altri reati: scippi (–18,7%), borseggi (–15,9%), furti in abitazione (–3%), in esercizi commerciali (–13%) e quelli di automobili (–32,7%). Decrescono anche le rapine in banca (–38,9%), in pubblica via (–16,7%) e nei negozi (–3,3%). Unico dato in controtendenza quello che riguarda le rapine negli uffici postali e nelle abitazioni che crescono, dal 2007 al 2008, rispettivamente da 50 a 61 (+22%) e da 102 a 136 (+33,3%). Complessivamente, sul fronte dei reati predatori, diminuiscono i delitti commessi (–10,79%) e anche le persone arrestate o denunciate (–7,55%).

«Se si sono raggiunti risultati positivi – ha continuato De Martino – lo si deve certamente al forte, generoso, martellante impegno delle forze di polizia e dell’Autorità giudiziaria, e degli uomini e delle donne la cui guida è loro affidata». Il prefetto ha ricordato poi altri fattori che hanno permesso una sempre più efficace azione di contrasto della criminalità. Fra questi, hanno svolto un ruolo di primo piano gli accordi di collaborazione elaborati e sottoscritti dalle prefetture con i comuni, le province e gli altri soggetti istituzionali. «Sicuramente positive – ha proseguito De Martino – la costituzione di servizi associati di polizia municipale e l’installazione e l’incremento di sistemi di videosorveglianza nelle realtà urbane».

GLI OBIETTIVI 2009. Per quanto riguarda gli obiettivi 2009 le strategie operative si dispiegheranno  soprattutto su tre filoni di intervento per contrastare: scippi e borseggi, rapine nelle abitazioni e negli uffici postali; i reati economico-finanziari come l’usura, l’esportazione di valuta, gli affitti in nero, la contraffazione, le sofisticazioni alimentari; i fenomeni delinquenziali e di illegalità diffusa che nascono dal degrado e dallo scarso decoro urbano. «La sicurezza urbana è un bene da tutelare nell’ambito di ciascuna comunità locale per migliorare gradualmente le condizioni di vivibilità civile e di coesione sociale – ha aggiunto ancora De Martino – e in tal senso i sindaci sono stati chiamati a intervenire dalla legge 125/2008 per prevenire e contrastare, con poteri di ordinanza, situazioni urbane di degrado e di isolamento che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi, quali lo spaccio di stupefacenti, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili, i fenomeni di violenza legati all’abuso di alcol». Per rimuovere situazioni urbane capaci di favorire queste forme delinquenziali e criminali, la proposta del prefetto è quella di far sì che prefetture e comuni intraprendano nel corso dell’anno un censimento delle situazioni di maggior rischio nei diversi territori, in modo da programmare gradualmente gli interventi di ripristino e bonifica ritenuti più necessari. La Regione Toscana sta già lavorando ad una nuova legge per fornire ai comuni strumenti per una progettazione urbana che tenga presente il tema della prevenzione della criminalità e l’auspicio del prefetto è che l’ente possa «sostenere anche finanziariamente i progetti di recupero di aree e situazioni urbane degradate capaci di favorire l’insorgere di fenomeni criminosi».

S.M.