Toscana

TOSCANA, PROPOSTO GONFALONE D’ARGENTO PER GIORNALISTA IRANIANO GANJI; CITTADINANZA ONORARIA DA FIRENZE

Gonfalone d’argento per il giornalista e scrittore dissidente iraniano Akbar Ganji, da qualche giorno liberato dopo una prigionia di oltre cinque anni. Il presidente del consiglio regionale Riccardo Nencini ha reso noto che è stata avviata la procedura, su proposta di alcuni consiglieri e da lui stesso condivisa, per il conferimento a Ganji del massimo riconoscimento dell’assemblea toscana. Nencini ha ricordato che a Ganji era stata dedicata la Festa della Toscana 2005 come simbolo della lotta per i diritti umani. “La sua figura – disse allora Nencini – ricorda gran parte della nostra storia per conquistare la libertà di espressione”. Il caso del giornalista dissidente iraniano, detenuto per reati politici e di opinione, fu anche discusso alcuni mesi fa dal consiglio regionale della Toscana che approvò alla unanimità un appello per la sua liberazione.

Nel novembre scorso una delegazione di giornalisti iraniani composta anche da Masshaollah Shamselvaezin, presidente dell’associazione sindacale dei giornalisti del Paese e da Yousef Molaie, avvocato del collegio di difesa del giornalista, visitò il consiglio regionale e incontrato il presidente Nencini e alcuni consiglieri. La stessa delegazione era stata a Siena per ricevere il premio giornalistico “Città di Siena-Isf” insignito proprio a Gangji dall’associazione Information safety and freedom. La moglie di Ganji, Massoumeh Shafeih, non poté partecipare al viaggio perché le autorità iraniane le hanno negato il passaporto e inviò un messaggio in un video registrato.

Intanto il Comune di Firenze conferirà la cittadinanza onoraria al dissidente iraniano Akmar Ganji. La decisione, presa dal consiglio comunale, è stata resa nota dal sindaco Leonardo Domenici in una lettera inviata al giornalista. Il riconoscimento sarà assegnato in una solenne cerimonia pubblica prevista entro l’estate. La lettera, spiega una nota del Comune, è partita proprio alla vigilia della insperata decisione del governo iraniano di rimettere in libertà Akmar Ganji, che era detenuto da sei anni in condizioni molto difficili, spesso in isolamento, debilitato dall’asma e da un lunghissimo sciopero della fame. E’ dunque possibile che lo stesso giornalista possa essere presente a Firenze per la cerimonia insieme alla moglie Massoumeh Shafie, anche lei invitata personalmente dal sindaco. “Vorrei esprimerle, a nome personale e dell’intera nostra comunità – ha scritto Domenici a Ganji – i sentimenti di autentica solidarietà per la dura prova che lei sta conducendo, con conseguenze così gravi per la sua persona, in difesa della libertà di espressione e del diritto di critica. Su questi temi Firenze è da sempre, per storia e tradizione, fortemente impegnata. Conferire a lei la cittadinanza onoraria di Firenze significa per tutti noi riaffermare l’attualità di quei principi e la necessità ancora oggi, di difenderli in ogni parte del mondo dove vengono impediti e minacciati”.(ANSA).