Toscana
TOSCANA, PATTO PER LO SVILUPPO FIRMATO OGGI IN REGIONE
Sette sfide e 14 progetti fanno da cornice operativa al «Nuovo patto per uno sviluppo qualificato e maggiori e migliori lavori in Toscana» firmato stamani in Regione. Oggi ci troviamo di fronte, è l’analisi contenuta nel documento di 46 pagine, ad una situazione con uno sviluppo non adeguato in termini quantitativi e qualitativi anche se con un aumento dell’occupazione. Si tratta così di pensare ad un futuro diverso e più innovativo, per fare della Toscana una regione più competitiva, con un’economia a maggiore intensità di conoscenza, ricerca, valore aggiunto (secondo quando indicato nel vertice Ue di Lisbona), senza però venire meno alle sue caratteristiche peculiari: coesione sociale e rispetto per l’ambiente. È la strada dello sviluppo sostenibile che il Nuovo Patto riafferma con decisione. Per l’attuazione del patto la Regione ha stanziato 56 milioni di euro.
Punto di forza di questa visione, ha sottolineato il presidente della Regione Claudio Martini, è la concertazione, già metodo principe dell’azione di governo. Si individuano degli obiettivi con la concertazione e poi si coopera per realizzarli, a tutti i livelli. Di volta in volta, su ciascun obiettivo, istituzioni, parti sociali, privati, chiamano in causa tutti i soggetti della società espressione di interessi coinvolti (camere di commercio, università, istituti di credito, associazioni consumatori, camere di commercio, terzo settore, ecc). Ed è questa la fase che il Patto definisce come la governance cooperativa. Per realizzare tali obiettivi il Patto individua sette sfide, attorno alle quali i firmatari chiamano a intervenire con idee e fondi, uomini tutta la comunità regionale: qualificazione delle risorse umane, una Toscana competitiva nella qualità, una regione aperta al mondo, governo del teritorio e infrastrutture, un nuovo welfare, efficacia ed efficienza nella pubblica amministrazione, concertazione e governance cooperativa.
I fimatari del patto si sono impegnati ad aprire subito la concertazione con tutta la comunità toscana attorno a 14 aree progettuali sulle quali ci sarà la prima atuazione della governance coopertiva. Tra i settori interessati l’accesso al credito, i servizi all’infanzia, l’immigrazione, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la salvaguardia del territorio. (Ansa)