Toscana

Toscana: nel 2013 bilancio da 10,5 miliardi, manovra fiscale per 233 milioni

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato questa mattina la proposta di legge finanziaria 2013 e la proposta di legge «Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2013 e pluriennale 2013/2015». Entrambe hanno avuto il via libera a maggioranza, con il voto contrario di Pdl, Udc, Più Toscana e dei consiglieri Locci e Staccioli del gruppo Misto. Per la legge finanziaria i voti favorevoli sono stati 31 e quelli contrari 19. Per la legge di bilancio i voti favorevoli sono stati 32 e quelli contrari 18. I provvedimenti e gli atti collegati entreranno in vigore dalla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana.

Il bilancio di previsione 2013 della Regione Toscana è pari a 10 miliardi e 479 milioni e 687 mila 423 euro, sia in entrata che in uscita per la parte di competenza, al netto delle contabilità speciali di 4 miliardi e 174 milioni e 415 mila 600 euro. La legge finanziaria ed il bilancio 2013 delineano una manovra per circa 233 milioni di euro di maggiori entrate, grazie soprattutto a maggiori imposizioni fiscali. Nel triennio 2010/2012 la politica di riduzione delle spese di funzionamento ha consentito alla Regione un risparmio di 80 milioni, a cui si aggiungeranno nel 2013 ulteriori riduzioni di spesa per effetto della spending review di oltre 44 milioni.

Nella Finanziaria 2013 vengono salvaguardate, sul versante Irpef, le fasce più basse di reddito e, sul versante Irap, i settori più colpiti dalla crisi e quelli in grado di trainare la Toscana verso la ripresa, oltre alle piccole e piccolissime imprese, come pure le società di persone. L’aumento dell’addizionale Irpef (+0,2% per un reddito fino a 28 mila euro, +0,45% per redditi tra 28 mila e 55 mila euro e +0,5% per reditti superiori) produrrà un maggior gettito di circa 112 milioni e 190 mila euro, tenendo conto delle agevolazioni introdotte per i figli a carico. Tali agevolazioni sono state maggiorate di 50 euro per figlio, aumentate di ulteriori 170 euro per ogni figlio disabile.

L’addizionale Irap sarà aumentata in modo selettivo di 0,92 punti percentuali e interesserà circa 60 mila soggetti su un totale di circa 360mila. Sono infatti esclusi alcuni settori, come l’agricoltura, il manifatturiero, le costruzioni, l’ingegneria civile, l’autotrasporto, radio e tv, ad eccezione del settore farmaceutico. Nel commercio, alloggio e ristorazione sono interessate soltanto le società di capitali.

Sono state salvaguardate le attuali aliquote agevolate per le onlus, le cooperative sociali, le imprese con certificazione ambientale e sociale. Dalla base imponibile è possibile dedurre le spese per il personale a tempo indeterminato e a tempo determinato con contratti non inferiori a due anni. Una deduzione è prevista anche per le medie, piccole e piccolissime imprese, che assumono personale in cassa integrazione, mobilità o discoccupazione. Il gettito sarà di 112 milioni e 650 mila euro.

«Abbiamo dovuto raschiare il cosiddetto barile – sottolinea il presidente Enrico Rossi -, perché la Toscana non è mai stata una Regione spendacciona. è sempre stata virtuosa nell’amministrare le proprie risorse. L’Oscar al bilancio ricevuto di recente lo testimonia. E non c’erano dunque grandi sacche di grasso da tagliare o inefficienza da correggere». Nel 2013 la Regione Toscana, sanità a parte, si vedrà trasferire dallo Stato un milione e mezzo di euro in meno al giorno: 550 milioni di tagli rispetto al 2010, che su un bilancio da 9 miliardi sono tanti. Così, esclusa la sanità e con un patto di stabilità che si è fatto più aspro, rimangono da spendere 1 miliardo e 650 milioni. Un anno fa erano 2 miliardi e 300 milioni.