Toscana
Toscana: Bilancino, l’invaso diventa proprietà della Regione a costo zero
E’ stata licenziata a maggioranza, con voto di astensione dell’opposizione, in commissione congiunta Affari istituzionali, Territorio e ambiente e Mobilità e infrastrutture la proposta di legge che determina il trasferimento di proprietà dell’invaso di Bilancino alla Regione Toscana. “Dall’accordo – come stabilisce la proposta di legge – non possono derivare oneri a carico del bilancio regionale”.
Nella seduta presieduta dal presidente della commissione Mobilità Fabrizio Mattei (Pd) congiuntamente con i presidenti delle commissioni Affari istituzionali Marco Manneschi (Idv) e Territorio Gianfranco Venturi (Pd) sono stati ascoltati il sindaco di Barberino di Mugello Carlo Zanieri e il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni. “Obbiettivo di queste audizioni – ha precisato Mattei – è ricevere informazioni sulla gestione dell’invaso nel momento in cui la Regione si appresta ad acquisire il bacino”.
Nell’atto si stabilisce che i 14 comuni cedono la proprietà alla Regione che eserciterà le funzioni di gestione del demanio idrico relative all’invaso di Bilancino. Contestualmente la Regione stipula un nuovo accordo con il comune di Barberino di Mugello, l’Autorità Idrica Toscana (AIT), il soggetto gestore del servizio e la Provincia di Firenze per la concessione dell’invaso al Comune di Barberino per l’esercizio delle attività di valorizzazione turistico ambientale che non contrastino con i fini idropotabili.
“Le aree di cui stiamo parlando – ha chiarito il sindaco Zanieri – fanno parte della compensazione al Comune, è lo scambio per la cessione di quel territorio per la realizzazione del bacino, aree sottratte così ad altre possibilità di sviluppo. Il Comune non è quindi disposto a cedere la concessione”. Zanieri ha ribadito l’importanza di questa risorsa strategica per la Toscana che “potrebbe diventare – ha detto – l’unica struttura turistica ad impatto zero nella nostra regione”.
Il presidente Vannoni ha ricordato che “Publiacqua ha costruito la centrale idroelettrica costata 4 milioni e mezzo ed ha in carico la gestione della diga e dell’invaso per le aree sotto i 250 metri sul livello del mare”. Vannoni ha fatto presente che negli ultimi anni “la scarsità di piogge hanno condizionato negativamente la produzione di energia quindi la centrale è poco remunerativa”.
L’assessore regionale al Bilancio Vittorio Bugli ha chiarito le finalità della proposta di legge. “Si partiva – ha detto – da una proprietà di 14 comuni che vedeva il comune di Barberino titolare del diritto d’uso sull’invaso. Adesso si passa ad un unico proprietario, la Regione, all’abolizione del diritto d’uso da parte del Comune e ad una nuova concessione. Punto fermo per la Giunta deve essere la gestione dell’invaso nella sua interezza da parte di Publiacqua”.
Il vicepresidente della commissione Ambiente, Andrea Agresti (Ncd) ha motivato il voto di astensione per le preoccupazioni riguardo all’uso del territorio circostante il bacino. “Temo – ha detto – che vengano meno le finalità originarie di Bilancino, le sue funzioni di cassa di laminazione per le piene dell’Arno, di sfruttamento idroelettrico e idropotabile. Il lago ha funzioni diverse da quelle turistiche che possono essere un’opportunità di sviluppo ma secondaria”.