Toscana

Toscana ancora allagata: Firenze investita da una bomba d’acqua

Toscana ancora sott’acqua. Nel pomeriggio di oggi una violenta bomba d’acqua si è abbattuta su Firenze. E, prima ancora, sulla costa Toscana. Nel capoluogo a destare preoccupazione è stato il livello del Torrente Mugnone e del fosso Macinante. Nella zona del Parco delle Cascine dove sono in corso anche alcuni lavori della Rfi il traffico della città è andato in tilt.

Sottopassi allagati, strade chiuse e la Protezione civile costretta a passare lungo tutte le zone percorse dal Mugnone per invitare i cittadini a salire ai piani più alti. Il primo allarme è arrivato dalla Provincia di Firenze intorno alle 17. Due ore prima la Sala operativa unificata della Regione aveva diramato l’allerta moderato (elevato solo nel grossetano) a partire dalle 22 di questa sera e fino alle 18 di domani. Già all’ora di pranzo, però, a Rosignano Solvay (Livorno) e in provincia di Grosseto si erano abbattute due trombe d’aria. Vento e acqua hanno causato crolli di alberi, danni ai tetti di abitazioni e aziende.

Mentre nelle strade di Firenze gli automobilisti cercavano percorsi alternativi, problemi sono stati registrati per 5 treni a lunga percorrenza e per 8 convogli regionali, e per il trasporto pubblico dell’Ataf. Anche Autostrade per l’Italia ha dovuto chiudere una corsia, in direzione Nord, nel nodo fiorentino dell’A1 per rallentare il traffico. Piccoli smottamenti e qualche fosso esondato nelle colline di Firenze, in particolare a Tavarnuzze dove è tracimato un fosso laterale che ha causato allagamenti nel centro del paese.

In Toscana, al di là del Mugnone, il cui livello in serata era in calo, preoccupa soprattutto la zona della Maremma e quella di Massa Carrara, già colpite dall’alluvione di 10 giorni fa. Qui la popolazione sta cercando di tornare alla normalità ma i lavori da fare per la messa in sicurezza sono molti e la criticità di torrenti e canali è alta. Anche per questo molte scuole della provincia di Grosseto, ma anche a Massa e Carrara, domani resteranno chiuse.

Il sindaco Matteo Renzi ha interrotto le operazioni della campagna per il ballottaggio delle primarie per presiedere, al suo rientro da Roma dove aveva registrato Porta a Porta, un vertice dell’Unità di crisi. Ed è scattata la polemica sull’allerta meteo. In serata la Regione, con una nota, ha precisato che al Comune di Firenze alle 14.57 due messaggi telefonici avevano avvisato di una «criticità ordinaria».

«E’ evidente – ha sottolineato il sindaco – che dalla Regione abbiamo avuto un’allerta sbagliata». Ma è andato «tutto bene e questo grazie all’intervento della nostra Protezione civile». «Dalle 14 alle 19,30 sono caduti 74 millimetri di acqua. La preoccupazione maggiore è stata per il Mugnone e ringrazio tutti i cittadini che hanno seguito le nostre indicazioni. Ora – ha concluso Renzi – resta lo stato di allerta ma solo a scopo precauzionale». 

Ad essere sotto pressione sono invece le «squadre» di Publiacqua che con ditte esterne e autobotti sono al lavoro dal primo pomeriggio in emergenza assoluta in tutta la Toscana centrale, e lo saranno anche in nottata, per gestire le criticità e ridurre soprattutto i disagi causati dalla bomba d’acqua, inaspettata e non prevista, che ha colpito Firenze. «Abbiamo risposto a centinaia di chiamate – ha detto il presidente Erasmo D’Angelis – e gestito insieme alla Protezione Civile, Comune, Polizia Municipale e Ufficio Difesa del Suolo della Provincia la criticità del torrente Mugnone che scorre nella zona di Piazza Puccini-via Tartini». 

«Abbiamo aumentato al massimo il livello di attenzione e di intervento di prevenzione per prevenire gli effetti di  piogge che anche domani potrebbero essere violentissime e concentrate nel tempo e mettere a durissima prova sistemi fognari come quello fiorentino lungo circa 300 chilometri e in parte risalente al periodo ottocentesco e da ristrutturare con ingenti investimenti già definiti per circa 10 milioni di euro nella zona di viale Belfiore-Cascine. Considerato il numero elevatissimo di caditoie (62.000 a Firenze e 252.000 in totale nei 49 comuni) facciamo appello anche ai cittadini perché anche la caduta delle foglie come la presenza di oggetti può provocare un tappo in pochi minuti e causare allagamenti. Un piccolo gesto aiuta moltissimo a ridurre i rischi. In ogni caso – ha concluso D’Angelis – chiamate il numero verde 800314314».