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TORTURA, SEMINARIO A FIRENZE; PROIETTATO VIDEO DI RAINEWS24 SU FALLUJA

Armi che torturano, armi che creano lesioni superflue e sofferenze inutili, rendendo le guerre ancora più terribili. Stragi e torture a volte nascoste ed a volte rivelate. Sono i tanti temi affrontati oggi nell’affollato seminario organizzato a Firenze nell’auditorium del Consiglio regionale dalla sezione internazionale della Fondazione Basso e dalla Regione Toscana. Parole, analisi e riflessioni che si sono susseguite alla mattina e al pomeriggio, ma anche immagini: come quelle strazianti del servizio di Rainews24 sulla strage nascosta di Falluja in Iraq, trasmesse nel corso del seminario, con corpi di donne, uomini e bambini bruciati ed uccisi dal fosforo bianco delle bombe americane mentre dormivano, mentre stavano pregando o stavano facendo colazione.

“Oggi la cultura della guerra – sottolinea l’assessore alla cooperazione e al perdono della Regione Toscana, Massimo Toschi – è la cultura della guerra santa. Non si vuol uccidere l’altro come persona, ma il male che siamo convinti che incarni. E la tortura è il pieno dispiegamento di questa guerra di civiltà, dove si vuole annientare non solo il corpo ma anche l’anima e la cultura di un intero gruppo. L’infierire e lo sfiguramento è la piena manifestazione di uno scontro di civiltà in atto”.

Il tema del seminario fiorentino è stato la tortura, la tortura nel mondo di oggi. Durante la mattina sono intervenuti Antonio Cassese, docente di diritto internazionale a Firenze, Joanne Mariner dell’associazione americana Human Rights Watch ed Alberto Barbero, giornalista fiorentino e membro dell’International Peace Bureau, la più antica e vasta federazione mondiale di organizzazioni che promuovono la cultura della pace, preceduto dal presidente dello stesso IPB Italia Fulgida Barattoni. Nel pomeriggio è ariivato Roberto Montoya, capo redattore esteri de “El mundo”. Hanno parlato anche Ignacio Ramonet, direttore di “Le monde diplomatique”, il generale dell’esercito italiano Fabio Mini, il presidente della Corte di Cassazione Salvatore Senese e Gianni Tognoni, medico e segretario generale del Tribunale permanente dei popoli.

Le armi di guerra sono già una cosa di per sè terribile, è stato spesso ripetuto. “Le armi che torturano – aggiunge Toschi – lo sono ancora di più. E per questo la guerra, più che umanizzata, va evitata ed anzi abolita”. La globalizzazione ha accorciato le distanze, ha amplificato le reti e i rapporti economici. Adesso, è stato uno dei messaggi lanciati durante il seminario, occorre dilatare anche la sfera delle responsabilità, perché la comunicazione si è fatta globale ed il gruppo di riferimento deve diventare il mondo. (cs-wf)