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Torna la «colletta»: pancia piena non sa di vuota…
«Pancia piena non sa di vuota»: spesso chi sta bene non sa capire la sofferenza di chi è nel disagio, di chi è senza il necessario alla vita. È un proverbio popolare che don Zeno di Nomadelfia ci continuava a ripetere perché ripensassimo alle misere condizioni di tanti fratelli.
È questa un’occasione per riaprire gli occhi di fronte a coloro che sopravvivono con fatica, andando a mangiare in una delle tante mense aperte per i poveri, che sono aumentati in questi anni e che hanno volti diversi dai poveri che conoscevamo.
Tante volte non li vediamo, perché abitano di fianco a noi, ma non ci accorgiamo che soffrono tante volte li incrociamo, ma non li vogliamo vedere.
Il dare è un gesto contro il nostro egoismo, contro il nostro desiderio di avere, di possedere, di consumare, ma è un gesto che fa respirare da uomini Perché solo se ci ridiventiamo uomini, non possiamo restare insensibili di fronte a tanti che chiedono
E sabato 27 novembre, quando andremo a fare la spesa al supermercato, faremo un po’ di spesa anche per qualche altro uomo, che ha il volto di Cristo ed è mio fratello.