Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Torna EsplorAzioni, il festival delle culture Monterchi a suon di musica.

Terzo appuntamento con il «Monterchi festival». Lunedì 8 luglio alle 21.15, presso il museo della Madonna del parto, sarà protagonista il quartetto d’archi composto da Lorenzo Rossi e Francesco Fidel al violino, Agostino Mattioni alla viola e Elisa Pieschi al Violoncello. Domenica 12 luglio, invece, prenderà il via anche il programma di «Jazz out», sempre all’interno di Monterchi festival. Primo appuntamento con Titta Nesti in concerto alle 21.15, presso l’antica taverna «Al Travato».Tre giorni all’insegna dell’«esplorazione» delle culture del mondo. Da venerdì 3 a domenica 5 luglio torna a Sansepolcro «EsplorAzioni», l’appuntamento divenuto ormai un «cult» dell’estate biturgense, giunto alla decima edizione. Si parte venerdì 3, dalle 20, con la cena multietnica in piazza Torre di Berta, che proporrà cinque portate provenienti da cinque continenti diversi. Alle 21 spazio al concerto de «Il parto delle nuvole pesanti», un band bolognese che si contraddistingue, da sempre, nel panorama musicale italiano ed europeo per il suo stile diretto e riconoscibile, e la fusione costante di generi musicali e linguaggi, dalla musica etnica al rock, dal dialetto calabrese, alla musica d’autore. Tanti i temi affrontanti nei lavori di questa band, ad esempio, la salvaguardia dell’ambiente, l’impegno civile e la lotta alla mafia. Sabato 4 luglio, alle 20.30, appuntamento, sempre in piazza Torre di Berta, con «Tuttalpiùmangio», con la degustazioni di piatti a cura delle associazioni cittadine. A seguire ancora musica con «Versidiversi». Protagonisti della serata tra gli altri anche i «Flatiron Refugees», una band proveniente dal Texas e «Maracatudo Naçao Abè», che presenterà lo spettacolo delle percussioni tradizionali afro-brasiliane. Chiuderà l’edizione 2009 di «EsplorAzioni», come sempre, la «Festa dei popoli», organizzata in collaborazione con Migrantes e con il centro per l’integrazione della Valtiberina. La «Festa dei popoli» porterà sul palco le culture «migranti» presenti in Valtiberina e provincia di Arezzo. Un modo per guardare allo straniero, non più solo come braccia da lavoro o peggio come persona di cui diffidare, ma come «portatore sano di cultura», una cultura magari sconosciuti e per questo da «esplorare». I dieci anni sono un traguardo importante raggiunto da questa manifestazione che s’impegna da sempre nel promuovere iniziative di confronto e contaminazione interculturale.Samuele Foni