Le tracce del passato riemergono proprio quando si guarda al futuro. Questo è il caso dell’antica chiesa di Santa Maria della Misericordia i cui resti sono venuti alla luce proprio durante i lavori di scavo per la riqualificazione dell’area esterna della vecchia struttura dell’ex ospedale della Confraternita, sita nel quartiere di Porta Romana a Sansepolcro. Una scoperta di notevole importanza, che riapre il capitolo delle indagini sulla realtà monumentale cittadina.Quella che fu la prima sede della chiesa della Confraternita di Misericordia fu abbattuta intorno al ‘300 per le «condizioni di estrema precarietà», come attestano documenti d’archivio datati 1400, per poi procedere in seguito alla sua ricostruzione nelle adiacenze. Adesso sono riaffiorati i basamenti murari e una costruzione in mattoni ad andamento curvilineo che fanno pensare all’abside di una cappella. Da qui sarà forse possibile con le dovute indagini ricostruire il perimetro dell’antico edificio. In questo senso si è già attivata la Soprintendenza insieme all’amministrazione comunale biturgense per reperire fondi, anche con la partecipazione di privati, finalizzati al completamento dell’indagine conoscitiva. «Un ritrovamento di indubbio valore archeologico che getta nuova luce anche nella lettura dell’opera pierfrancescana legata alla Confraternita della Misericordia», commenta il sindaco Franco Polcri. «Quando il quadro sarà completo spiega il primo cittadino biturgense daremo tutte le notizie necessarie e complete nel corso di una minuziosa ricerca storica in via di preparazione. Già oggi però siamo in grado di affermare che si tratta di una scoperta di grande portata e di estremo interesse».Elena Girolimoni