Italia

«Todi 2», Bonanni: avanti con Agenda Monti; non è necessario nuovo partito dei cattolici

Il leader della Cisl ha parlato di «ampia condivisione di vedute su tutte le questioni che stanno a cuore alle nostre organizzazioni». Il sistema politico italiano, ha inoltre sostenuto in sintesi, non avendo avuto la forza di risolvere i problemi che attanagliano la società ha spinto verso un Governo tecnico, «una soluzione quasi unica - ha aggiunto - che di fatto ha segnato profondamente la sconfitta della nostra politica nazionale»

«Abbiamo bisogno di nuove offerte politiche, perché la gente vuol conoscere i propri rappresentanti, vuole sceglierseli, vuole che si cambi una situazione che per i cittadini, è diventata intollerabile». Lo ha sottolineato oggi il leader della Csil, Raffaele Bonanni nel corso del suo intervento nell’ambito dell’assise dei movimenti cattolici a Todi. Un impegno, quello ribadito a «Todi 2», che deve vedere impegnati i movimenti cattolici, quali Acli, Cisl, Compagnia delle Opere, Confartigianato, Confcooperative e Mcl, tornati a chiedere una mobilitazione per proseguire nel percorso di ricostruzione avviato dal Governo Monti. Un governo senza politici, quello italiano, che ha avuto come conseguenza l’esclusione della concertazione, annullando l’opera delle rappresentanze sociali, mentre è proprio nel confronto che si possono raggiungere i giusti obiettivi. 

Nel confermare l’ottimo risultato della due giorni, il leader della Cisl ha parlato di «ampia condivisione di vedute su tutte le questioni che stanno a cuore alle nostre organizzazioni». Il sistema politico italiano, ha inoltre sostenuto in sintesi, non avendo avuto la forza di risolvere i problemi che attanagliano la società, anche a causa di un eccessivo opportunismo delle forze politiche, ha spinto verso un Governo tecnico, «una soluzione quasi unica – ha aggiunto – che di fatto ha segnato profondamente la sconfitta della nostra politica nazionale». Per Bonanni, comunque, la credibilità e la fiducia di cui gode Monti anche a livello europeo, è servita ad evitare pericolose conseguenze «ma c’è bisogno di agire per il rilancio dell’economia sociale, dando maggiore centralità al lavoro, riducendo il costo della politica e la tassazione che ha oltrepassato il 50%, assottigliare il debito pubblico anche attraverso la vendita dei beni immobiliari dello Stato».«Il futuro della buona politica – ha detto ancora Bonanni – non può essere lasciato nelle mani delle oligarchie, ma inserendo nei vari contesti un maggiore spirito di sussidiarietà». «Dobbiamo trovare insieme una via di uscita per il nostro paese, in un anno non è successo niente nonostante l’impegno di Monti anche in ambito Europeo – ha affermato Bonanni – per questo dice ancora Bonanni, che faccio appello alle altre associazioni e a tutti quelli che si riconoscono nel programma di Monti, sollecitandoli ad incontri positivi per costruire una nuova Italia. Non è necessario un partito dei Cattolici, ma contribuire tutti insieme affinché onestà, rigore morale e sobrietà diventino caratteri distintivi della nostra società». (Fonte: Asca)