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Tipologie e funzionamento dei fondi pensione: ecco una guida

Si tratta di prodotti che richiedono un approfondimento, per via del prezioso ruolo che possono ricoprire nell'ottica di un'attenta pianificazione finanziaria del proprio futuro.

I fondi pensione rientrano nella lista degli strumenti di investimento più importanti in assoluto, ad esempio come forma integrativa della pensione erogata dall’INPS. Si tratta di prodotti che richiedono senza ombra di dubbio un approfondimento, per via del prezioso ruolo che possono ricoprire nell’ottica di un’attenta pianificazione finanziaria del proprio futuro. Inoltre, ne esistono di diverse tipologie, e ciò rende ancor più importante un chiarimento.

Come funziona un fondo pensionistico?

Un fondo pensionistico può essere inquadrato come una soluzione di risparmio a lungo termine. Durante la propria vita lavorativa, si versa una quota dei propri guadagni mensili nel fondo, che viene poi investito in una varietà di asset, come le obbligazioni, le azioni, gli immobili e molto altro ancora. L’obiettivo è spingere questi investimenti a produrre un rendimento nel tempo, che può essere poi utilizzato per integrare la pensione o per avere a disposizione un certo capitale.

Si tratta di informazioni che possono essere approfondite leggendo questa guida sul funzionamento del fondo pensione, scritta da esperti del settore. Una guida che, fra le altre cose, sottolinea non solo le differenze tra le varie tipologie di fondi pensionistici, ma anche i meccanismi che regolano la capitalizzazione, ovvero l’incremento nel tempo del capitale versato, sommando alla cifra anche i rendimenti. Per fare alcuni esempi concreti, è possibile differenziare il capitale scegliendo varie linee di investimento, con diversi profili di rischio. Dal comparto monetario fino ad arrivare alle obbligazioni e alle azioni, le opzioni sono davvero numerose.

La cifra ricevuta da un fondo pensionistico può essere erogata in due forme principali: come rendita vitalizia o come capitale. La rendita è un importo fisso che viene ricevuto mensilmente, per il resto della propria vita. Il capitale, invece, è un importo una tantum che si riceve quando si va in pensione. Esistono anche delle soluzioni che consentono di ottenere il 50% di rendita mensile e l’altro 50% in forma di capitale, che può essere utile per investire in un progetto personale.

Prima di procedere, è opportuno specificare che il fondo pensione consente un altro vantaggio considerevole, e si tratta del seguente: la possibilità di richiedere anzitempo una rendita mensile (nota come RITA), prima di andare in pensione.

Tipologie di fondi pensione: quali sono?

Si comincia con il fondo pensione chiuso, riservato ai lavoratori di un determinato settore o territorio, come il commercio o l’industria. I fondi pensione aperti, invece, sono accessibili a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla categoria o dal settore. Vengono generalmente erogati dagli istituti di credito, dalle società assicurative o dalle aziende specializzate in gestione del risparmio. Si tratta ad esempio di una buona opportunità per i lavoratori autonomi.

Infine, occorre menzionare anche i piani individuali pensionistici, noti anche come PIP. Rispetto agli altri due, questi fondi pensione sono prettamente individuali e mai collettivi, e vengono forniti dalle società di assicurazioni. Il vantaggio deriva dal fatto che consentono di personalizzare il proprio portafoglio di investimenti. Naturalmente c’è una regola che deve essere sempre tenuta a mente: la scelta di un fondo pensione è delicata, dunque conviene sempre rivolgersi ad un consulente esperto.