L’indipendenza della Repubblica democratica di Timor Est è stata proclamata ufficialmente alle 0:24 locali di oggi (17:24 di ieri in Italia) a Dili dal presidente del parlamento est-timorese Francisco Guterres. Tra le acclamazioni dei presenti è stata issata la bandiera della nuova nazione, che è la più giovane del mondo, la prima del secolo 21esimo e la 190esima dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. In un simbolico passaggio di consegne, il vessillo del nuovo Paese è stato affidato da sei ex guerriglieri indipendentisti del Falintil (Forze Armate Nazionali per la Liberazione di Timor Est) a sei componenti delle forze armate est-timoresi. La bandiera è identica a quella sventolata il 28 novembre 1975, quando il Fretilin (Fronte rivoluzionario per Timor est indipendente) proclamò unilateralmente l’indipendenza. Ai festeggiamenti di queste ore sono intervenuti leader politici di tutto il mondo, tra cui la presidente indonesiana Megawati Sukarnoputri e l’ex capo di Stato Usa, Bill Clinton. Presenti anche il segretario generale delle Nazioni, Kofi Annan, e il presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Ham Seung-soo. Poche ore dopo la proclamazione dell’indipendenza, ha prestato giuramento il nuovo governo composto da 24 membri e guidato dal presidente Xanana Gusmao.Celebriamo questo giorno per l’indipendenza di Timor Est ringraziando Dio. Se Dio non fosse stato con noi, non avremmo potuto ottenerla e non avremmo potuto sopravvivere, ha detto monsignor Carlos Filipe Ximenes Belo, amministratore apostolico di Dili, durante una messa celebrata nella sua abitazione, ricostruita di recente dopo essere stata data alle fiamme dalle milizie anti-indipendentiste infuriate per l’esito del referendum del 1999. Lo Spirito che è dentro di noi è emerso e, con questo Spirito, possiamo brillare ed essere indipendenti, ha proseguito monsignor Belo, per poi evidenziare la necessità di fornire ai giovani est-timoresi formazione e opportunità professionali. Alla messa era presente anche il ministro degli Esteri est-timorese, Jose Ramos Horta (premiato con il Nobel per la Pace nel 1996 insieme a monsignor Belo), che ha fatto proprie le parole di pace del leader religioso.Misna