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TIMOR EST, CONSIGLIO DI SICUREZZA INVIA NUOVA MISSIONE ONU DI PACE

L’invio di una nuova missione di pace a Timor Est, per aiutare il paese a ripristinare la sicurezza dopo la crisi di tre mesi fa che ha visto il sostanziale collasso delle forze armate e polizia locali, è stato deciso dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. La risoluzione proposta dal Giappone e approvata dai Quindici istituisce una ‘Missione integrata delle Nazioni Unite a Timor Est’ (Unmit) con un mandato di sei mesi rinnovabile; del contingente faranno parte “un appropriato numero di forze civili inclusi 1608 poliziotti e una componente iniziale di 34 ufficiali di collegamento”.

La Unmit sostituirà gli ultimi ‘caschi blu’ presenti a Timor Est della missione Unotil, inviata nel paese nel 1999 in risposta alle violenze scoppiate in occasione del referendum sull’indipendenza, il cui mandato scade definitivamente questa settimana.

Tra i compiti del nuovo contingente Onu, quello di collaborare con il governo di Dili per “condurre una revisione completa del futuro ruolo e delle necessità delle forze di sicurezza” locali e di aiutare le autorità a rafforzare le sue competenze “in aree specializzate come il settore giudiziario”.

L’invio di un contingente di poliziotti sotto l’egida dell’Onu era stato fortemente sollecitato dal presidente timorense Xanana Gusmao e dal nuovo primo ministro Ramos Horta, trovando il convinto appoggio del segretario generale Kofi Annan. Attualmente a Dili sono presenti circa 3000 soldati e poliziotti inviati da Australia, Nuova Zelanda, Malesia e Portogallo nel momento dell’emergenza.

Nel maggio scorso, scontri tra ex soldati licenziati dall’esercito e forze regolari, a cui si sono aggiunte per giorni violenze indiscriminate e razzie anche da parte di bande di giovani, hanno provocato almeno 21 morti a Dili e gravi danni a proprietà e infrastrutture, spingendo alla fuga dalle loro case 150.000 cittadini, gran parte di quali restano tutt’oggi nei campi profughi. La crisi ha portato alle dimissioni del primo ministro Mari Alkatiri, contro il quale è in corso un’indagine giudiziaria. Misna