Un appello a fermare ogni sorta di violenza e utilizzare mezzi pacifici per la soluzione definitiva del doloroso conflitto in atto, per ricostruire l’armonia sociale nella nazionale, ponendo anche una attenzione speciale, incondizionata e senza discriminazioni agli abitanti delle aree rurali: è contenuto in un documento firmato dalla Conferenza episcopale della Thailandia, dall’Associazione dei Superiori Maggiori degli ordini religiosi maschili e femminili, dalle aggregazioni e dai movimenti ecclesiali, da scuole e istituti cattolici, dall’associazione delle donne e degli imprenditori cattolici. L’intera Chiesa thailandese – dopo la dura repressione dei giorni scorsi a Bangkok da parte dell’esercito contro le camicie rosse – prende oggi la parola per dire che, come cattolici, parte della società thai, non possiamo restare indifferenti in questa delicata situazione di conflitto. Tutti gli uomini sono figli di Dio sottolineano -: urge rispettare il valore della vita e la dignità umana. La crisi presente si legge nel documento, diffuso anche dall’Agenzia Fides deriva dal conflitto e dalle divisioni in seno alla società, come mai verificatesi prima nella storia nazionale, che hanno causato perdite di vite umane e danni alle proprietà. Se la violenza non si fermerà, condurrà alla catastrofe il nostro amato Paese.Sir