Arezzo - Cortona - Sansepolcro
«Testimoniare il Pane spezzato nel quotidiano».
Non c’è nei fedeli una chiara consapevolezza dell’importanza dell’Eucaristia nella vita del cristiano». Queste le parole del gruppo di lavoro del vicariato di Laterina composto dai rappresentanti dei consigli pastorali parrocchiali che hanno elaborato un documento nato dalla riflessione sull’esortazione apostolica di Benedetto XVI «Sacramentum caritatis». È un’analisi realistica quella che viene proposta dalle parrocchie di una porzione di Valdarno, che non nasconde i limiti che la comunità cristiana si trova ad affrontare. «L’Eucaristia è limitata al momento della S.Messa e manca la capacità e la volontà di portare la testimonianza di Gesù risorto fuori dalle mura della chiesa». La S.Messa domenicale rimane il momento centrale della vita della comunità cristiana, ma non ci si può fermare qui. Nell’educare i fedeli a vivere l’Eucaristia «sembra che l’unico tentativo sia quello dell’omelia domenicale, che risulta insufficiente ai bisogni di approfondimento della conoscenza del mistero eucaristico», si legge. Ecco allora che viene lanciata una proposta: durante l’omelia sia riservato un piccolo spazio «ad una “catechesi eucaristica” che metta in rilievo l’importanza di questo sacramento» e che ricordi «l’importanza della Confessione, mettendo in risalto l’amore del Padre, specialmente in un’epoca in cui si tende a “vedersela direttamente con Dio” circa i propri peccati». Tante altre poi le proposte lanciate dal vicariato di Laterina: dal coinvolgimento maggiore dei genitori nella catechesi dei loro figli in preparazione alla Prima comunione, alla promozione di una catechesi mirata per alcuni tempi dell’anno liturgico (come Quaresima e Avvento) sulla partecipazione attiva alla S.Messa. Lanciata anche l’idea di prevedere incontri nelle parrocchie per approfondire specifici temi come il significato dei gesti e dei segni o l’adorazione eucaristica. Inoltre viene suggerito di prevedere S.Messe dedicate ai più piccoli e di prestare maggiore attenzione ad anziani e malati, perché possano ricevere l’Eucaristia.