Italia

TERZO SETTORE: OLTRE 2.000 ASSOCIAZIONI CHIEDONO AL GOVERNO DI NON CAMBIARE LA LEGGE SUL VOLONTARIATO

Domani il Consiglio dei Ministri approverà il maxi-emendamento al decreto sulla competitività, all’interno del quale pare intenzionato ad inserire le modifiche alla Legge 266/91 relativamente ai Centri di Servizio per il Volontariato (art. 17 disegno di legge competitività). Per ribadire la richiesta di stralcio di questo articolo e l’avvio di un percorso partecipato per la riforma della Legge sul volontariato, il Coordinatore della Consulta nazionale del Volontariato Luigi Bulleri – a nome dei promotori della campagna – ha oggi inviato al Presidente del Senato, al Presidente della Camera e al Presidente del Consiglio dei Ministri l’elenco delle oltre 2.000 associazioni di volontariato italiane che in pochi giorni hanno aderito e partecipato alla campagna “Il Governo non cambi la legge sul volontariato per Decreto e non ne limiti autonomia e risorse”.

“Il numero delle adesioni di piccole e grandi organizzazioni di volontariato – si legge nella lettera – e l’intensa mobilitazione in corso nel paese, sostenuta anche da numerosi altri soggetti tra cui Cgil, Cisl e Uil, presidenti e assessori regionali alle politiche sociali, province, comuni, rappresentanti del volontariato nei Comitati di Gestione, il presidente del Comitato di Gestione del Veneto, Caritas Italiana, dimostrano come il tema sia importante e partecipato. E’ quindi tutto il volontariato italiano, consapevole delle difficoltà che l’approvazione dell’art. 17 del disegno di legge ‘Piano d’azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale’ creerebbe per la loro crescita e per il loro impegno nei servizi alla comunità, che chiede il non inserimento del suddetto art. 17 nel Decreto legge ‘Disposizioni urgenti nell’ambito del Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale’ e di procedere alle modifiche della legge 266/91 con un percorso parlamentare e partecipato”. Sir