Se il bene comune ha come fondamento la partecipazione di ogni uomo alla stessa umanità, la carità ci spinge a lavorare perché esso possa essere sentito e vissuto nel quadro dell’intera famiglia umana. Lo afferma la Fraternità nazionale dell’Ordine francescano secolare (Ofs), presentando il Capitolo spirituale in programma ad Assisi il 10 e l’11 novembre sul tema Carità e bene comune. Sulle orme di S. Elisabetta dalla parte degli ultimi. È sotto i nostri occhi il dramma di una esclusione feroce di tanta parte dell’umanità, osservano all’Ofs, esito di una globalizzazione dominata da un illimitato potere economico e di un indebolimento dei pilastri valoriali che corrode la possibilità di speranza e di futuro. In un contesto in cui la parola carità rimanda ormai solo a qualche gesto di solidarietà aggiungono – e il bene comune è ormai confuso con la somma dei beni propri e del proprio gruppo, si apre per noi la responsabilità evangelica di coniugare carità e bene comune. Al Capitolo, al quale sono attesi 1.500 terziari, interverranno, fra gli altri, mons. Arrigo Miglio, presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e il sociologo Giuseppe Tumminello, mentre il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, guiderà una veglia di preghiera.Sir
