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Terrore a Bruxelles. Attacco al cuore dell’Europa

Bruxelles, cuore dell'Unione Europea, è sotto attacco. Dopo le due esplosioni all’aeroporto internazionale di Zaventem, attorno alle 8, altre esplosioni si sono registrate nella metropolitana alla stazione di Maelbeek. La città è paralizzata e l'esercito è sceso in strada. Il bilancio dei morti è ora di 34 persone e 136 feriti. Il premier Michel: «Tragedia. Prova difficile per il Paese, da affrontare tutti insieme». Identificati gli attentatori suicidi. Forse un'italiana tra le vittime.

Identificati gli attentatori suicidi. Sono i fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui i kamikaze che si sono fatti saltare in aria ieri all’aeroporto di Bruxelles. Il terzo uomo – che compare con i due fratelli e indossa una giacca chiara nella foto diffusa ieri, sarebbe Najim Laachraoui, considerato l’artificiere di Parigi e identificato due giorni fa. Il suo dna infatti era stato ritrovato sulle cinture esplosive utilizzate al Bataclan e allo Stade de france, il 13 novembre scorso. In un primo momento sembrava che il terrorista fosse stato catturato stamani dalla polizia belga ad Anderlecht, notizia poi smentita.

La Farnesina: probabile vittima italiana. La Farnesina ritiene molto probabile che ci sia un’italiana tra le vittime degli attentati di Bruxelles. L’ambasciata italiana è in contatto con la famiglia per le necessarie procedure di riconoscimento.  Secondo quanto dichiarato dalle autorità italiane sarebbe «una donna che prendeva normalmente la metropolitana … ma la violenza dell’esplosione ha reso le vittime irriconoscibili». E c”è l’italiana Patricia Rizzo, impiegata presso un’agenzia della Commissione Ue, tra le persone che risultano scomparse da ieri dopo l’attentato alla metropolitana a Maelbeek. Tre — Chiara Burla, Marco Semenzato e Michele Venetico — gli italiani feriti, per fortuna in modo lieve.

31 i morti. Il bilancio degli attacchi di ieri a Bruxelles si attesta al momento a 31 morti 270 feriti ma si tratta di «numeri che potrebbero cambiare». 

Rivendicazione del Daesh. Il Daesh ha rivendicato gli attentati di Bruxelles. Lo riferisce l’Agenzia Amaq, legata al Califfato Nero e considerata organo media dell’organizzazione terroristica.

Kek: «Diamo risposte di pace». Anche la Conferenza delle Chiese europee «esprime tutto il suo dolore per la perdita di vite umane e la rottura della pace» e condanna in un comunicato «gli attacchi violenti richiamando a dare risposte di pace nelle ore e nei giorni che seguiranno». «Preghiamo per coloro che hanno perso la vita, le loro famiglie e le comunità, e per le persone che rischiano la propria incolumità per aiutare gli altri». «In questo tempo di Quaresima e Settimana Santa, siamo colpiti da queste esplosioni di violenza», ha detto il segretario generale Kek, Heikki Huttunen. «Come abitanti di Bruxelles e del l’Europa, fratelli e sorelle in umanità, dobbiamo trovare di nuovo la nostra strada e contribuire tutti alla costruzione di una società in cui ognuno si sente sicuro e partecipa al bene comune».

Tusk (Consiglio europeo), solidarietà al popolo belga. «Tutti impegnati contro i terroristi». «Sono costernato dalle esplosioni delle bombe di questa mattina all’aereoporto di Zaventem e nel quartiere europeo di Bruxelles, che hanno prodotto diverse vittime innocenti e ferito molte altre persone». Lo dichiara Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, la cui sede si trova a poche centinaia di metri dalla stazione di Maalbeek, dove è accaduto uno degli attacchi terroristici odierni. «Estendo la via vicinanza ai parenti e agli amici delle vittime. Questi attacchi segnano un’ulteriore bassezza da parte dei terroristi al servizio della violenza e della paura». «Le istituzioni europee – prosegue  Tusk – sono ospitate a Bruxelles grazie alla generosità del governo belga e del suo popolo. L’Ue ribadisce ora la solidarietà e prosegue nel suo ruolo accanto a Bruxelles, il Belgio e l’Europa», combattendo «insieme la paura del terrorismo contro la quale siamo tutti impegnati».

Michel (premier Belgio), «Tragedia. Prova difficile per il Paese, da affrontare tutti insieme». «Una tragedia», «momento nero per il nostro Paese»; «occorre dar prova di calma e di solidarietà». Charles Michel, premier belga, ha appena rivolto un messaggio al Paese, in cui ha riepilogato – prima in lingua francese, per poi proseguire in lingua fiamminga – i fatti di oggi e l’azione di soccorso sia all’aeroporto che al metro di Maalbeek. Ugualmente Michel ha spiegato il rafforzamento delle misure interne ed esterne di sicurezza, con dispiegamento di forze dell’ordine esercito. «È una prova difficile – ha detto Michel, con un tono mesto e la voce segnata dall’emozione – da affrontare tutti uniti». A Michel stanno giungendo messaggi di solidarietà e sostegno da tutte le capitali del mondo. Nel frattempo vanno dispiegandosi misure straordinarie alle frontiere del Paese, con Francia e Germania, e altrettante misure di sicurezza negli altri Paesi europei, con limitazioni ai viaggi aerei e alle frontiere nazionali.

Il bilancio ufficiale è di 13 morti e 35 feriti nello scalo. I vigili del fuoco parlano di 15 vittime alla stazione del metrò di Maelbeek, in pieno centro, dove c’è stata un’esplosione alle 9.15.

Bilancio dei morti sale a 23. Le autorità belghe hanno confermato i 13 morti nelle esplosioni all’aeroporto internazionale di Zaventem, ai quali si aggiungono altri 10 morti nell’esplosione alla stazione della metropolitana di Maelbeek, vicina alle sedi dell’Unione europea. La città è bloccata, con la metro chiusa. Cancellati tutti i treni da e per Bruxelles.

Primo bilancio dell’esplosione all’aeroporto. Secondo fonti ospedaliere è di almeno 10 morti e 30 feriti il primo bilancio delle esplosioni di questa mattina all’aeroporto internazionale di Bruxelles «Zaventen»,lo scalo principale della capitale belga, distante circa 15 chilometri dal centro cittadino. Ma la tv belga parla di 13 morti. Almeno una delle due esplosioni è avvenuta alle 8 nella sala partenze del terminal A vicino all’area check-in della America Airlines. Subito prima si «sarebbero udite raffiche di mitra e urla in arabo», secondo fonti di stampa che citano testimoni. Una bomba è stata ritrovata inesplosa all’aeroporto, secondo Vtm che ha citato fonti dei vigili del fuoco. Altre fonti parlano di più ordigni inesplosi.

Scene drammatiche questa mattina all’aeroporto internazionale di Zaventem, Bruxelles, dove alle 8 si sono sentite due forti esplosioni nella hall delle partenze. Secondo quanto riportano i media belgi una persona avrebbe gridato qualcosa in arabo e poi ci sono stati degli spari. Ci sarebbero morti e feriti (fonti mediche parlano di 10 morti e una trentina di feriti) e lo scalo è stato evacuato.

Il Belgio ripiomba così nel terrore dopo che, negli ultimi tre giorni, ha assistito a una vera e propria caccia all’uomo che ha portato all’arresto di Salah Abdeslam, ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre.

Immediata la reazione dei vescovi del Belgio che esprimono la loro «costernazione» per l’attacco all’aeroporto di Zaventem. «I vescovi – fa sapere il direttore dell’ufficio stampa della Conferenza episcopale belga, padre Tommy Scholtes – condividono l’angoscia di migliaia di viaggiatori e le loro famiglie, gli addetti all’aviazione e le equipe di soccorso che si ritrovano ancora una volta in prima linea. Affidano alla preghiera tutta questa nuova situazione drammatica, in particolare le vittime». La Conferenza episcopale fa inoltre sapere che i cappellani dell’aeroporto sono tutti al servizio.

I media belgi parlano di scene orribili: fumo, distruzione, sangue dappertutto e corpi volati in aria e ricaduti a terra violentemente. La zona partenze dello scalo internazionale era questa mattina piena di gente. Ora la circolazione ferroviaria verso Brussels Airport è stata interrotta, ha detto la Sncb su Twitter, e l’aeroporto è chiuso «fino a nuovo ordine». I voli sono deviati in altri aeroporti. È scattata l’allerta massima nelle Fiandre.