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Terremoto in Turchia e Siria: Cei, il segretario generale a Damasco e Aleppo dal 27 febbraio al 5 marzo
“Sarà un’ulteriore occasione per farci prossimi al popolo siriano, stremato da anni di guerra e ora ulteriormente provato dal terremoto che ha aggiunto distruzione e dolore ad una situazione già drammatica. La nostra presenza in Siria – spiega mons. Baturi – vuole essere il segno di una vicinanza e di un’amicizia che da tempo si fanno preghiera, condivisione e sostegno concreto e che oggi si rinnovano e si rinsaldano in nome della fratellanza e del desiderio di pace. Da questa terra non mancherà il nostro ricordo e la nostra prossimità all’altro territorio, quello turco, in sofferenza per le morti e i danni causati dal recente sisma”. Il viaggio prevede tappe a Damasco e ad Aleppo. Oltre a momenti di incontro con le autorità religiose locali e con gli operatori impegnati nei diversi progetti, è in programma la visita ai centri di accoglienza e alle zone terremotate di Aleppo dove è attivo l’Ospedale St. Luis, finanziato con i fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica.