Mondo

TERREMOTO IN ALGERIA, OLTRE 500 MORTI E MIGLIAIA DI FERITI

Si aggrava di ora in ora il bilancio del devastante terremoto, il più grave dal 1980, che ha colpito ieri sera, alle 20,45 ora italiana, Algeri e la regione di Boumerdes, una cinquantina di km a est della capitale, causando oltre 500 morti e quasi 5.000 feriti. L’interminabile scossa, durata circa cinque minuti con brevissime pause, ha seminato morte e distruzione, gettando nel panico la popolazione. L’onda lunga è stata sentita sulle coste spagnole, a Majorca ed è arrivata fino alla Sardegna e alla Liguria. L’epicentro è stato individuato a Thenia, non lontano da Boumerdes e da lì terremoto ha colpito in un raggio di circa 100 km. La magnitudo è stata valutata a 6,7 gradi della scala Richter. È seguito uno sciame sismico che già nelle prime ore aveva raggiunto il numero di almeno 200 scosse. Le località più colpite sono nella provincia di Boumerdes, con oltre 250 morti, e in particolare la città Rouiba, in buona parte devastata. Ma anche nel distretto di Algeri i morti sono oltre 200 e quasi 1.500 feriti. Le vittime vi sono rimaste uccise dal crollo di vecchi edifici soprattutto nei quartieri popolari di Bab el Oued e Belcourt. Vittime e distruzione anche a Bordj Menaiel, Dellys, Khemis el Khechna, Issers, Thenia, Naciria e fino a Tizi Ouzou, in Cabilia, circa 110 km a est di Algeri. Radio e televisione hanno invitato per ore medici e donatori di sangue ad accorrere negli ospedali e hanno invitato gli abitanti delle zone colpite a chiudere il gas per timore di esplosioni. L’ultimo grande terremoto, in una lunga storia che comincia nel 1715 con ventimila vittime in una Algeri distrutta, risale al 1980 quando si ebbero non meno di tremila morti a ovest della capitale, nella zona in cui ora sorge Chlef, edificata dopo la costruzione di El-Asnan, già Orleansville, a sua volta distrutta da un sisma nel 1954.