Italia

TERREMOTO IN ABRUZZO: OMELIA CARD. BAGNASCO, UN POPOLO CHE NON SI RASSEGNA

Il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha espresso oggi pomeriggio alle persone terremotate dell’Aquila, durante l’omelia nella messa celebrata nella tendopoli del campo di Piazza delle Armi, “la nostra ammirazione per l’animo semplice e forte che mostrate all’Italia: fa vedere un popolo che, segnato da lutti gravi e dalla perdita di ciò che è costato lavoro e sacrificio, non vuole rassegnarsi, ma con dignità vuole reagire in modo deciso e fiducioso, anche incoraggiato dal bene e dall’affetto che lo circonda”. Il card. Bagnasco ha salutato il vescovo dell’Aquila mons. Giuseppe Molinari: “Da subito per telefono ci siamo sentiti, e da subito ho compreso che il Pastore e il suo popolo erano stati colpiti ma non schiacciati dal sisma che ha rubato cose e persone care nel cuore della notte. Da subito la preghiera e la vicinanza del Santo Padre si è fatta viva e concreta, e così tutta la Chiesa che vive in Italia accanto alla gente sempre e comunque, soprattutto nei momenti e nelle circostanze più gravi: è la nostra storia! I vescovi italiani si rendono presenti oggi con discrezione, come coloro che servono nella verità del Vangelo e nella carità di Gesù Buon Pastore. Vi diciamo tutto il cuore nostro e delle comunità cristiane, cuore che si traduce nelle forme più opportune attraverso la Caritas nazionale con l’ausilio di quelle diocesane”. Durante la messa celebrata oggi nel campo di Piazza delle Armi dell’Aquila il card. Bagnasco ha lodato “la buona volontà e la prontezza di istituzioni, comunità e volontari, che da ogni parte sembrano emergere e fare quadrato attorno al dolore con generosità, responsabilità e perizia. Guardando non solo all’emergenza immediata ma anche al domani, in quello spirito di condivisione e di collaborazione che è condizione indispensabile per costruire e ricostruire, insieme agli edifici, la vita delle persone e delle comunità. Anche per questo li ammiriamo e li incoraggiamo a continuare con serenità e fiducia”. Il presidente della Cei ha ringraziato le persone colpite dal terremoto anche “per la testimonianza della vostra fede genuina e solida”: “Le vostre parole semplici e dirette ci dicono che Dio, Gesù, la Madonna, i Santi fanno parte della vostra vita, e le chiese della vostra città e dei paesi fanno parte delle vostre case”. Ha manifestato altresì la vicinanza “nella comune preghiera”, affinché trovino “la forza per guardare avanti nel segno forte della speranza, accompagnati dalla solidarietà di tutti: solidarietà che non si vuole spegnere nei giorni, ma continuare nel tempo”. Il card. Bagnasco ha pregato infine per i defunti e le loro famiglie, esortando quest’ultime ad avere “coraggio e fiducia per costruire il domani”.Sir