Le scosse continuano, ma i volontari delle Misericordie non si arrendono. Adesso stanno lì minimo una settimana. Da sabato a sabato. Bazzano e Bagno (L’Aquila) sono le loro due basi dove assistono circa 500 persone. Dall’inizio del sisma i medici e gli infermieri dell’associazione toscana hanno lavorato senza sosta per garantire un’assistenza sanitaria adeguata. Sono stati, infatti, ben 1600 gli interventi sanitari dall’inizio della missione in Abruzzo, il 6 aprile scorso. Dal punto di vista sanitario le Misericordie si stanno appoggiando al 118 de L’Aquila per emergenze e trasporti anche fuori provincia.Ai due campi gestiti dalle Misericordie sono state montate 150 tende e sono ben 60 le Misericordie (con 120 mezzi) provenienti da 11 regioni italiane. I volontari sono arrivati a quota 500, dislocati su tutto il territorio, soprattutto presso i sette ospedali da campo montati nelle diverse tendopoli.«Stamani alle 5 abbiamo attaccato il secondo generatore portato ieri – spiega Alessandro Fusi, attuale responsabile della sala operativa a Bazzano -. Adesso i generatori sono due e ci permettono di far fronte al fabbisogno quotidiano. Abbiamo anche completato la fornitura dei riscaldamenti elettrici. Prima li avevamo messi solo in qualche tenda dove c’erano donne incinta e bambini piccoli. Da adesso tutti dormiranno al caldo. Poi abbiamo iniziato a stendere la ghiaia al posto dell’erba e della terra perché quando pioveva si trasformava tutto in un pantano. Abbiamo ricreato i vialetti fra tenda e tenda. Anche per le docce stiamo completando l’installazione. Inoltre è previsto che entro breve prenderemo in gestione altri due campi. La nostra missione da ora in avanti è di cercare di rendere autonoma la popolazione anche sotto l’aspetto della pulizia». Per info ugemsom@misericordie.org; www.ugem.info.