Sale a 1 milione di euro il contributo di Caritas italiana per gli aiuti in questa prima fase. Ma la sfida più grande resta la ricostruzione. Nonostante i massicci esodi registrati in questi giorni si calcola che a Port-au-Prince siano ancora 800.000 i senzatetto. Caritas Haiti in coordinamento con gli organismi internazionali presenti sul posto e grazie al sostegno di Caritas italiana e delle altre Caritas – ha già distribuito aiuti a 50.000 haitiani tramite i suoi centri e le parrocchie: cibo e acqua a 34.000 persone e generi di prima necessità ad altre 16.000. Da questa settimana si legge in una nota – è operativo il nuovo piano di emergenza che per i prossimi due mesi raggiungerà 200.000 persone. In particolare si stanno distribuendo kit con razioni di alimenti in scatola sufficienti 15 giorni per una famiglia di 5 persone: legumi, sardine, cracker, riso, latte, succhi di frutta, olio. La Caritas fornisce anche assistenza sanitaria presso l’ospedale San Francesco di Sales, nel centro della capitale, dove sono state riattivate tre sale operatorie, un laboratorio e apparecchiature radiografiche ed è stata attivata una banca del sangue. Accanto all’ospedale sono state allestite 8 tende per le cure di prima necessità. Anche l’ospedale di Petit Goave è ora operativo ed è stato riaperto il dispensario. Sono stati attivati altri 6 centri per la distribuzione di medicinali e per facilitare misure di prevenzione e di igiene. La Caritas ha riaperto un reparto presso l’ospedale Nostra Signora di Lourdes, dove opera un team medico con un chirurgo generale, un chirurgo ortopedico, un anestesista, infermieri e tecnici. Ci sono ancora molte persone che necessitano cure, anche nelle aree rurali intorno alla capitale. Se ne calcolano 20.000 solo nella zona di Jeremie e Grand Anse. La distribuzione di acqua è già avviata. In particolare la Caritas ha installato 4 cisterne per l’acqua potabile a Saint Marie, Carredoux, Delmas 32 e presso l’ospedale San Francesco di Sales. Un impianto di potabilizzazione della capacità di 2000 litri l’ora è stato installato a Leogane e Gressier. Si sta anche provvedendo all’allestimento di duemila servizi igienici. Durante la riunione del Consiglio delle Nazioni Unite la scorsa settimana a Ginevra, la Caritas, insieme ad altri 8 organismi cattolici, ha inoltre raccomandato massima attenzione e monitoraggio sul rispetto dei diritti umani, con particolare riguardo alle donne e ai bambini. La sfida più impegnativa resta però quella dei prossimi mesi e dei prossimi anni: restare accanto alla popolazione per aiutarla a ricostruire.Sir