Ad Haiti dopo il terremoto i traffici di minori sono cresciuti. A lanciare l’allarme è Regino Martine, un gesuita che dirige i progetti per l’infanzia dell’Organizzazione non governativa Solidarité frontalière. Molti bambini che vagano per strada spiega – vengono sottratti con il motoconcho (motocicletta) da trafficanti che approfittano del caos dilagante per alimentare la tratta di minori. I militari chiudono gli occhi, la corruzione dilaga. Intanto, secondo l’Ong World Vision, che opera ad Haiti da trent’anni con progetti a sostegno dell’infanzia, sono almeno 440mila i bambini orfani o abbandonati. Negli ultimi anni, secondo quanto riporta un’indagine dell’Organizzazione Onu per i migranti (Omi), sarebbero stati 2.500 i minori coinvolti ogni anno nelle reti dei trafficanti per sfruttamento lavorativo, prostituzione infantile, traffico d’organi. Con cinque dollari i trafficanti vendevano un bambino haitiano al miglior offerente; i più vulnerabili erano sempre quelli senza famiglia si legge nel Rapporto dell’Omi. Intanto si avvicina marzo con la stagione delle piogge: già ieri nella città di Cabo Haitiano, nel nord del paese, quattro bambini sono morti ed altri otto sono rimasti feriti per il crollo di una scuola.Sir