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Terremoto: Caritas Italiana, a due mesi dal sisma prosegue l’impegno nelle diocesi colpite

«Erogazione di contributi per aziende agricole e zootecniche, aiuti per la nascita di nuova imprenditoria, acquisto diretto di beni e servizi e interventi per il ripristino delle attività», oltre all’attivazione delle strutture di emergenza e in attesa di «far seguire all’ascolto dei bisogni risposte e progetti mirati di costruzione e ricostruzione – in particolare relativi alla realizzazione di centri polifunzionali per riannodare relazioni e rapporti comunitari». Sono questi alcuni degli interventi messi in campo dalla Caritas Italiana a due mesi dal terremoto che ha colpito il centro Italia, causando morti, feriti e distruzione nelle diocesi di Rieti, Ascoli Piceno, Spoleto-Norcia, Macerata, Fermo, Camerino, San Benedetto del Tronto, L’Aquila e Teramo.

«La rete Caritas – si legge in una nota della stessa Caritas – si è subito attivata manifestando condivisione, vicinanza e preghiera in unione con le Diocesi colpite. Grazie ai luoghi di ascolto Caritas nelle zone colpite e alla costante presenza dei volontari si è garantita un’attività di relazione, accompagnamento e informazione con un’attenzione particolare per minori, anziani, ammalati e le famiglie delle vittime, sia in loco, che in altre province o all’estero».

Sono stati avviati anche i «gemellaggi», secondo le esperienze sperimentate in analoghe emergenze. Con la diocesi di Rieti si sono gemellate le Caritas di Lazio, Lombardia, Basilicata, Toscana e Puglia; con la diocesi di Ascoli Piceno e le altre diocesi delle Marche si sono gemellate le Caritas di Marche, Piemonte-Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Calabria; con la diocesi di Spoleto-Norcia le Caritas di Umbria, Nord est, Campania e Sardegna; infine con le diocesi di L’Aquila e Teramo si sono gemellate le Caritas di Abruzzo-Molise e Sicilia. Le Caritas della Liguria hanno dato disponibilità e si orienteranno a seconda dei bisogni che emergeranno. In attesa degli esiti complessivi della colletta dello scorso 18 settembre, sono finora pervenuti a Caritas Italiana da donazioni di singoli, comunità e diocesi 9 milioni di euro, incluso 1 milione di euro messo a disposizione dalla Cei dai fondi 8xmille.

Il cardinale Angelo Bagnasco si recherà, mercoledì 26 ottobre e mercoledì 9 novembre, in visita nelle diocesi di Ascoli Piceno, Rieti e Spoleto-Norcia. «Rinnoverò l’abbraccio e la vicinanza di tutti i Vescovi d’Italia alle popolazioni più colpite dal terremoto e ai Pastori delle loro diocesi. Porterò la gratitudine per la loro testimonianza di coraggio e di fierezza, insieme alla nostra preghiera per le vittime e alla solidarietà con quanti stanno soffrendo le conseguenze di questa tragedia», ha spiegato il cardinale Angelo Bagnasco. Mercoledì 26 ottobre si recherà, infatti, prima ad Arquata e a Pescara del Tronto, accompagnato dal vescovo di Ascoli Piceno monsignor Giovanni D’Ercole, quindi ad Accumoli e Amatrice, insieme al vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili. Mercoledì 9 novembre sarà la volta di Spoleto, Norcia e San Pellegrino, con l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo. «La dignità con cui queste comunità stanno affrontando la prova del terremoto è un grande messaggio di speranza per tutto il Paese, chiamato a ritrovare fiducia e slancio per uscire dal tunnel della crisi economica, culturale e morale che lo attanaglia», aggiunge ancora il cardinale Bagnasco: «Significativamente la lezione e l’indicazione di marcia ci vengono dai piccoli centri: una realtà preziosa, luoghi di fede e di umanità dove le tradizioni umane e religiose costruiscono un tessuto solido e dinamico».