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Terremoti e maremoti, cent’anni di disastri nel mondo

Con il suo bilancio sempre più grave con il passare delle ore, il terremoto e il maremoto con epicentro tra le isole Andamane e il nord di Sumatra che hanno colpito l’intero sud-est asiatico lo scorso 26 dicembre sono già entrati nella lista dei più gravi disastri naturali dell’ultimo secolo. Ecco, in ordine cronologico, gli altri, a partire dal terribile sisma cileno del 1906:

• agosto 1906: Valparaíso (Cile): 20.000 morti;

• dicembre 1908, Messina (Italia): 83.000 morti;

• gennaio 1915, Avezzano (Italia): 29.980 morti;

• dicembre 1920, Gansu (Cina): più di 100.000 morti.

• settembre 1923, Yokohama (Giappone): più di 14O.000 morti;

• maggio 1927, Nanchang (Cina): 200.000 morti;

• dicembre 1932, Gansu (Cina): 70.000 morti;

• maggio 1935, Quetta (India): 50.000 morti;

• gennaio 1939, Chillán (Cile): 28.000 morti;

• dicembre 1939, Erzincan (Turchia): 40.000 morti;

• settembre 1962, Qazvin (Iran): 12.000 morti;

• agosto 1968, Iran: 10.000 morti;

• gennaio 1970, Yunnan (Cina): almeno 10.000 morti;

• maggio 1970, Perú: 66.800 morti;

• dicembre 1972, Managua (Nicaragua): 10.000 morti;

• maggio 1974, Sichuan e Yunnan (Cina): tra i 10.000 e i 20.000morti;

• febbraio 1976, Guatemala: 26.000 morti;

• luglio 1976: Tangsan (Cina): 242.000 morti;

• settembre 1978, Tabass (Iran): 25.000 morti;

• settembre 1985, Messico: 5.000 morti secondo il governo) ma 30.000 secondo fonti francesi;

• dicembre 1988, Spitak (Armenia): 25.000 morti;

• giugno 1990, Ghilan e Zandjan (Iran): 37.000 morti;

• agosto 1999, Turchia: 20.000 morti;

• gennaio 2001, Gujarat (India): 20.000 morti;

• dicembre 2003, Iran: 31.000 morti.Fonte: Misna