Dare tempo al nuovo governo palestinese affinché trovi la sua collocazione e dimostri le sue intenzioni. E’ quanto chiede il Consiglio mondiale della Chiese (Wcc) all’Unione europea dopo che nei giorni scorsi i ministri degli Esteri dell’Ue hanno deliberato la temporanea sospensione dei finanziamenti all’Esecutivo guidato da Hamas. La decisione dell’Ue, come è noto, nasce dal fatto che Hamas non si è impegnato a rinunciare alla violenza, a riconoscere Israele e i patti sinora siglati. In una lettera indirizzata al ministro degli Esteri austriaco, Ursula Plassnik, il Wcc avverte delle possibili conseguenze che tale decisione potrebbe provocare, ovvero, l’aumento delle sofferenze del popolo palestinese e dei pericoli nel percorso di pace. Da qui la richiesta all’Ue di esercitare una pazienza costruttiva e di sfruttare quanto il voto democratico espresso dai palestinesi come un’opportunità per veri progressi nel cammino di pace. Nella lettera il Wcc rinnova la sua condanna per ogni forma di violenza contro i civili. Se la violenza è incompatibile con la democrazia e la pace lo è anche per le autorità israeliane e palestinesi.Sir
