Ci sono delle difficoltà che cercheremo di superare. Così il nunzio in Israele e delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina, mons. Antonio Franco, commenta al SIR, le restrizioni dei visti ai religiosi e sacerdoti da parte del ministero degli Interni di Israele. Se prima i visti rilasciati, anche ad europei, avevano la durata di due anni, adesso, hanno validità di un solo anno spiega Franco che lascia intendere come queste restrizioni potrebbero causare problemi allo svolgimento del lavoro di pastorale ordinaria della Chiesa. In passato si era verificato addirittura un blocco dei visti e alla guida del ministero degli Interni c’era il partito religioso Shas, come adesso. E’ un dato di fatto afferma il nunzio . Ora dobbiamo chiederci il perché di queste restrizioni e cosa si può fare per ritornare alla prassi precedente, più aperta. Tuttavia, precisa mons. Franco, il negoziato in corso tra Israele e Santa Sede sull’Accordo fondamentale non è sui visti ai religiosi. Questa è una materia che dovremo trattare per verificare se si può arrivare a qualcosa di meglio, ma fino ad oggi non vediamo niente. Per l’Accordo fondamentale conclude il diplomatico vaticano – il 29 ottobre si è svolta una nuova riunione. Il lavoro continua ed è programmato fino alla plenaria del 10 dicembre. L’atmosfera è quella di lavoro in salita.Sir