Il non concedere cibo e acqua e negare ai feriti l’assistenza medica è contro i principi umanitari sanciti nelle leggi internazionali, si legge in un comunicato diramato domenica, a conclusione di un simposio dell’episcopato europeo, di quattro giorni a Roma, dedicato alle problematiche giovanili nel continente. Quasi un centinaio di vescovi cattolici europei, a conclusione dei lavori, hanno rivolto un appello al governo israeliano perché conceda, senza ulteriori ritardi, cibo, acqua sufficienti e assistenza medica adeguata a tutte le persone che sono confinate nella Basilica della Natività a Betlemme, in attesa di un esito positivo dei negoziati. Se la situazione attuale si prolungasse – si legge nell’appello – ci sarebbero solo due possibili vie di uscita: un accordo tra il Governo d’Israele e l’autorità nazionale palestinese o la lenta morte di coloro che sono nella chiesa per fame. Preghiamo e supplichiamo perché i rappresentanti delle due parti in conflitto consentano una soluzione pacifica e si adoperino per raggiungerla. Misna