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Terra Santa: Pizzaballa nella parrocchia di Jenin, “non siete soli”
Le strutture parrocchiali sono state danneggiate durante l’operazione militare israeliana di dieci giorni fa
“Sono qui per stare con voi e affermare che non siete soli. Sebbene affrontiamo tempi difficili, la disperazione non è un’opzione. Questi edifici saranno ricostruiti. Esorto la comunità cristiana di Jenin e delle aree circostanti a rimanere unita e resiliente”.
Con queste parole, il card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme, ha salutato oggi la comunità dei fedeli della parrocchia di Jenin nel corso della sua visita di solidarietà. Le strutture parrocchiali sono state danneggiate durante l’operazione militare israeliana di dieci giorni fa. Secondo quanto riferito dal Patriarcato latino, il cardinale era accompagnato da mons. William Shomali, Vicario generale, e da Sami El-Yousef, Amministratore delegato del Patriarcato.
Il card. Pizzaballa ha parlato con padre Amer Jubran, parroco di Jenin che ha accolto la delegazione patriarcale esprimendo gratitudine per la visita e illustrando gli ingenti danni alle proprietà della chiesa e le difficoltà della comunità. Presenti all’incontro anche padre Labib Deibes, padre Elias Tabban, parrocchia di Zababdeh, padre Miguel Jimenez, parroco di Nablus, diverse suore, membri del Consiglio Pastorale di Jenin, parrocchiani locali di Zababdeh e gruppi scout. Il patriarca ha voluto parlare e salutare anche i fedeli che hanno raccontato “le loro esigenze e speranze”.
Padre Tabban ha espresso apprezzamento per il continuo supporto del Patriarcato e ha sottolineato la necessità di creare opportunità di lavoro per alleviare le difficoltà finanziarie. Il sacerdote ha ribadito l’invito del patriarca Pizzaballa “a rimanere saldi e a collaborare con la comunità e la chiesa per costruire un futuro migliore per le generazioni future”. La visita di solidarietà si è conclusa con il sopralluogo del cardinale alle strutture colpite dall’operazione militare.