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TERRA SANTA, P.R.ABUSHALIA (PATRIARCATO): IL PAPA È LA NOSTRA UNICA SPERANZA DI PACE

“Betlemme! La Terra Santa! La drammatica e perdurante tensione, nella quale questa regione del Medio Oriente si trova, rende più urgente la ricerca di una soluzione positiva del conflitto fratricida e insensato, che da troppo tempo la sta insanguinando”. Le parole del Papa, all’Angelus di ieri, 1 gennaio 2003, per padre Raed Abushalia, dell’ufficio stampa del Patriarcato Latino di Gerusalemme, dimostrano “ancora una volta la grande attenzione del Pontefice che segue da vicino gli eventi di questa terra insanguinata”. Padre Abushalia definisce, inoltre, “lungimirante” l’appello di Giovanni Paolo II poiché giunge in un momento in cui “i venti di guerra sull’Iraq soffiano con sempre maggiore intensità”.

“Un conflitto con Saddam Hussein – dichiara al Sir l’addetto stampa del Patriarcato – non farebbe che aggravare la situazione. Siamo molto preoccupati perché c’è il rischio che il prezzo più alto di questa nuova ed inutile guerra venga pagato dai palestinesi”. La speranza, afferma padre Abushalia, citando l’appello del Papa, è che la Santa Sede faccia valere tutta la sua autorità morale per sostenere la ricerca di quei “mezzi pacifici di composizione ispirati da una volontà di intesa leale e costruttiva, in armonia con i principi del diritto internazionale”.

A riguardo, conclude, “si potrebbe pensare ad una delegazione, promossa dalla Santa Sede per far pressione sugli Usa e sull’Europa affinché facciano riprendere al più presto i negoziati di pace tra israeliani e palestinesi. Magari dopo le elezioni in Palestina e in Israele. L’unica speranza di pace per noi resta il Papa”.Sir