“I passi avanti compiuti oggi ad Aqaba, in Giordania, dal premier israeliano Sharon e da quello palestinese, Abu Mazen, insieme al presidente americano Bush rappresentano un segno di speranza concreta per tutta la Terra Santa”. Ad affermarlo è padre Giovanni Battistelli, Custode di Terra Santa, per il quale, tuttavia, le “aperture” registrate nell’odierno Vertice a tre sono solo “un primo passo verso la lunga strada della pace”.Commentando al Sir le prime notizie provenienti da Aqaba il religioso si è detto “soddisfatto” dell’impegno assunto da Abu Mazen di “smilitarizzare l’Intifada” e di Sharon di “ripristinare la vita normale dei palestinesi e di migliorare le loro condizioni umanitarie”. “Decisioni queste ha detto il Custode che non potranno che allentare la tensione nelle popolazioni. Ed anche le nostre comunità cristiane, formate in gran parte da palestinesi, potranno tornare ad una vita più tranquilla”. Padre Battistelli ha poi sottolineato l’importanza delle dichiarazioni del premier Sharon volte a dare “una continuità territoriale in Cisgiordania necessaria per uno Stato palestinese vitale”. “Si tratta ha detto di un’apertura mirata in qualche modo a stabilire dei confini certi tra due Stati impegnati a coesistere insieme”. “E’ da un po’ di tempo ha concluso che nei Luoghi Santi si respirava un’aria diversa, più tranquilla. C’era molta fiducia nella gente nei confronti dei vertici in Egitto e Giordania. Anche i pellegrini che in questi giorni erano in Terra Santa lo hanno riferito. Mai come ora, però, serve prudenza e preghiera. Affidiamo, dunque, alle nostre preghiere tutti coloro che in queste ore si stanno impegnando in questo difficile compito”.Sir