Ci saranno anche cento giovani haitiani, accompagnati dal loro vescovo, a correre l’ottava edizione della tradizionale «corsa della pace», 12 chilometri da Betlemme a Gerusalemme, promossa congiuntamente dall’Opera romana pellegrinaggi (Orp) e dal Centro sportivo italiano (Csi), momento centrale dei «JPII Games 2011-pellegrini di pace», che si terranno in Terra Santa dal 21 al 25 ottobre data scelta per la memoria liturgica del Beato Giovanni Paolo II (22 ottobre). In Terra Santa la pace corre con le gambe dei pellegrini ha detto mons. Liberio Andreatta, vice presidente dell’Orp illustrando alla stampa l’iniziativa. Questa edizione ha spiegato – cade in un periodo particolare, dato che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu sta valutando la richiesta di riconoscimento all’Onu di uno Stato palestinese. La nostra è una iniziativa di dialogo che oggi, dopo otto anni, palestinesi ed israeliani, attraverso i rispettivi ministeri del turismo, sentono propria e che utilizzano come strumento di coesione per ribadire che incontrarsi è possibile e non solo nello sport. E’ un sogno di pace che portiamo avanti. Concetto ribadito anche da Massimo Achini, presidente del Csi, che ha espresso l’auspicio che questi JPII Games’ possano diventare patrimonio comune di tutto lo sport italiano. Sono tante le cose concrete che si possono fare per la pace. Oltre alla maratona Betlemme-Gerusalemme, il 24 ottobre, ad occupare uno spazio importante dei JPII games sarà il calcio. Verrà infatti giocato un quadrangolare da rappresentanti della Lega Pro, dell’Associazione italiana calciatori, di una squadra palestinese e di una israeliana. Il campo di calcio sarà il piazzale del check point di Betlemme a ridosso del muro di separazione israeliano. Speriamo che le prossime partite si possano giocare non sotto il Muro ma dentro uno stadio ha sottolineato mons. Andreatta. Giocheremo per annullare quelle distanze che la diplomazia fatica ad annullare ha aggiunto Achini che ha annunciato che al termine della maratona, sarà presentato un manifesto sullo sport come strumento di pace. Trecento le persone che hanno aderito ai Giochi, tra loro anche diversi campioni dello sport, di oggi e di ieri: il vicepresidente della Figc, Demetrio Albertini, il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giusy Versace, Igor Cassina, Margherita Granbassi, Emiliano Brembilla e Massimiliano Rosolino. Il senso di questa manifestazione ha concluso padre Caesar Atuire, amministratore delegato dell’Orp è abbattere i muri dei pregiudizi promuovendo la pace attraverso lo sport che non è solo competizione, ma lealtà, correttezza e rispetto dell’avversario. Si tratta di momenti che ci permettono di sognare un mondo diverso. (Sir)