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TERRA SANTA: NUOVO APPELLO DEL PAPA PER UNA “SOLUZIONE” PACIFICA ALL’ASSEDIO “DISUMANO” DI BETLEMME

Giovanni Paolo II è tornato a chiedere oggi “una soluzione” alla “disumana situazione” di Betlemme, affinché “si giunga, con l’apporto di ttti, alla desiderata pace in quella Regione tanto cara al cuore dei credenti”. A conclusione della tradizionale udienza del mercoledì, il Papa si è riferito infatti all'”assedio” a cui è sottoposta, ormai da 22 giorni, la Basilica della Natività di Betlemme, e ha parlato in particolare della drammatica situazione dei religiosi e delle persone coinvolte: “Le loro condizioni – ha detto – già drammatiche per la mancanza di acqua e di cibo, si sono ulteriormente aggravate dopo l’interruzione delle linee telefoniche. Continuiamo a pregare il Signore perché si trovi finalmente una soluzione a questa disumana situazione e si giunga, con l’apporto di tutti, alla desiderata pace in quella Regione tanto cara al cuore del credenti”. Anche nel corso dell’udienza generale il Papa è sembrato riferirsi indirettamente alla drammatica situazione in Terra Santa: “Come sempre nella storia della salvezza – ha commentato riferendosi al Salmo 80 – l’ultima parola nel contrasto tra Dio e il popolo peccatore non è mai il giudizio e il castigo, ma l’amore e il perdono. Dio non desidera liberare e condannare, ma salvare e liberare l’umanità dal male”. Sempre oggi, il Papa ha accolto la richiesta di dimissioni da arciprete della Basilica Vaticana, vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di S. Pietro, presentategli dal card. Virgilio Noè per raggiunti limiti di età, e ha nominato al suo posto mons. Francesco Marchisano, presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Cei e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Sir