Vita Chiesa

TERRA SANTA: NATALE, PATRIARCA TWAL A GAZA RIVENDICA DIRITTO PALESTINESI A STATO

I cristiani, che hanno il diritto a recarsi a Betlemme per celebrare il Natale, patiscono le sofferenze di tutto il popolo palestinese che ancora non gode del diritto a vivere in uno stato indipendente, libero e pacifico. Lo ha ricordato il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, che domenica 18 dicembre si è recato a Gaza per celebrare il Natale tra i circa 300 fedeli della locale comunità cattolica, la più provata tra quelle del Patriarcato latino di Gerusalemme. Tra i fedeli anche Cris El-Bandak il cristiano di Betlemme rilasciato da Israele nello scambio di prigionieri per il soldato Gilad Shalit. Nel corso della messa il patriarca ha amministrato la cresima a sette ragazzi mentre altri tre hanno ricevuto la prima comunione. Secondo quanto riferito oggi dal Patriarcato Latino, nell’omelia Twal si è soffermato sui bambini: “un fanciullo, innocente e indifeso, viene al mondo a Betlemme, nella nostra amata Terra Santa. Egli porta la pace. In un mondo lacerato dai conflitti e dall’inimicizia, – ha detto il Patriarca – il piccolo Gesù è un segno straordinario di novità e di speranza. La pace parte dal nostro cuore. Si allarga alle nostre famiglie. Si diffonde silenziosa nelle nostre città e nella nostra terra”. Incontrando la stampa al termine della funzione Twal ha sottolineato il diritto di ogni cristiano ad recarsi a Betlemme per celebrare il Natale. Chiaro riferimento ai circa 500 permessi, rilasciati quest’anno dalle autorità israeliane, ai cristiani di Gaza. Tuttavia, come anticipato dal SIR, saranno ancora esclusi quelli di età compresa tra i 16 e i 35 anni. Le famiglie, ha rimarcato il patriarca, non potranno partecipare unite alle feste. (Sir)