Vita Chiesa
TERRA SANTA: IL PAPA A ABU ALA, SERVE PERDONO E NON VENDETTA, PONTI E NON MURI
Per la “riconciliazione” in Terra Santa servono “perdono e non vendetta, ponti e non muri”. A ribadirlo, in continuità con gli appelli lanciati nei mesi scorsi, è stato oggi il Papa, che ricevendo in udienza il premier palestinese, Abu Ala, ha chiesto che “tutti i leader della regione, con l’aiuto della comunità internazionale, perseguano la strada del dialogo e del negoziato che porta ad una pace duratura”. “Benché non manchino segni di speranza ha commentato il Santo Padre riferendosi alla delicata situazione attuale, e ricordando il suo pellegrinaggio giubilare, in cui ha pregato per “pace e giustizia nella regione” sfortunatamente la triste situazione della Terra Santa è motivo di sofferenza per tutti. Nessuno deve cedere alla tentazione dello scoraggiamento, tanto meno dell’inimicizia o della rappresaglia”.
Ricevendo, sempre oggi, il Ministro degli esteri della Repubblica islamica del’Iran, Kamal Kharrazi, Giovanni Paolo II ha sottolineato lo” spirito di collaborazione” tra la Santa Sede e l’Iran, durante gli oltre 50 anni delle loro relazioni diplomatiche, e ha raccomandato di proseguire nell'”impegno di salvaguardia dei diritti inalienabili e della dignità della persona umana, specialmente negli sforzi per promuovere una maggiore comprensione tra i popoli con differenti retroterra religiosi, culturali ed etnici”.