La violenza e l’aggressione di questo momento è sproporzionata e senza giustificazioni. E’ contro la legge e la ragione andare così incontro alla morte. L’imperativo morale è chiaro: fermare la violenza, le uccisioni, proteggere la vita e la dignità del popolo. Non usano mezzi termini i Patriarchi e i capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme nel condannare quanto sta avvenendo nella loro Regione. In una dichiarazione dei giorni scorsi e rilanciata ancora ieri sera dal Patriarcato Latino di Gerusalemme in seguito all’aggravamento del conflitto, si legge: Condanniamo il rapimento dei soldati, la morte di un giovane colono così come l’uccisione di decine di palestinesi e la detenzione di migliaia di loro nelle carceri. Israeliani e palestinesi hanno la stessa dignità e devono essere trattati allo stesso modo. Cessi ogni aggressione. Nella loro dichiarazione gli esponenti religiosi, 13 in rappresentanza dei vari riti e confessioni, invitano la comunità internazionale ad intervenire e ad insistere per la soluzione diplomatica del conflitto così da raggiungere una pace giusta e definitiva.Sir