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TERRA SANTA, DI NUOVO VIOLENZE ALL’INDOMANI DELLA VISITA DI POWELL

Le speranze per i colloqui di pace in Medio Oriente devono fare i conti, all’indomani, con una escalation di violenza. Soldati israeliani hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un altro palestinese nella Striscia di Gaza, il terzo in poche ore. Lo hanno denunciato fonti delle forze di sicurezza palestinesi, secondo cui l’episodio si è verificato di nuovo nel settore meridionale dell’enclave, a Khan Younis.

La vittima è stata identificata come Hassan al-Astal, di 17 anni; è stato colpito mortalmente nei pressi del vicino insediamento ebraico di Ganei Tal, a guardia del quale erano schierati i militari che gli hanno poi sparato. In precedenza, verso l’alba, altri due palestinesi erano rimasti uccisi in uno scontro a fuoco divampato nel corso di un’incursione delle truppe israeliane a Rafah, sempre al sud; entrambi erano militanti delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa, braccio armato di ‘al-Fatah’, la principale fazione dell’Olp di cui è leader lo stesso presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Yasser Arafat. Altrettanti palestinesi erano stati feriti; abbattute inoltre dalla ruspe corazzate degli occupanti un paio di abitazioni. Prima ancora dell’uccisione del terzo palestinese, una nota dell’Esercito ebraico aveva annunciato una nuova “chiusura totale fino a nuovo ordine” della Striscia, che era appena stata riaperta. Circa quindicimila pendolari palestinesi, pur avendo ricevuto ieri la relativa autorizzazione, non potranno così tornare a recarsi ai rispettivi posti di lavoro in Israele.