Toscana

TERRA SANTA, CONTINUA L’IMPEGNO DELLA REGIONE

«Un’esperienza straordinaria». Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, il diessino Enrico Cecchetti, ha definito la sua partecipazione al pellegrinaggio in Terra Santa, accompagnato, in rappresentanza della Giunta regionale, dal consigliere del presidente Martini, Massimo Toschi.

«Mi sono convinto – ha detto Cecchetti nel corso di una conferenza stampa nella sede del Consiglio regionale a Firenze – che non c’è alternativa al dialogo e che dobbiamo sviluppare ulteriormente i progetti di cooperazione per dare alle popolazioni locali un contributo in termini concreti e di speranza».

Nella stessa occasione, Massimo Toschi ha riferito della «straordinaria accoglienza ricevuta da parte della gente di Betlemme», ma anche dell’incontro da lui avuto, assieme a Cecchetti, con i rappresentanti della comunità ebraica italiana presso la loro Sinagoga a Gerusalemme. «Sono 12 mila – ha spiegato Toschi – gli ebrei italiani che vivono in Israle». La piccola delegazione della Regione Toscana ha fatto anche visita all’ospedale Sacra Famiglia di Nazareth incontrando il direttore, l’italiano Giuseppe Fraizzoli, e raccogliendo la proposta che le regioni italiane si impegnino per favorire una collaborazione scientifica tra l’ospedale di Jenin, in pieno territorio palestinese, e l’ospedale di Nazareth, in territorio israeliano. Del progetto è già stato informato l’assessore regionale alla sanità, Enrico Rossi.

Alla conferenza stampa erano presenti anche monsignor Rodolfo Cetoloni, delegato della Conferenza episcopale toscana per i rapporti con la Terra Santa, e il sindaco di Pratovecchio Angiolo Rossi. Il vescovo ha ricordato i progetti concreti, quelli del «Millennium», pensati per dare lavoro e luoghi di ritrovo agli abitanti di Betlemme, mentre il sindaco di Pratovecchio ha annunciato l’idea di creare a Gerusalemme, con il contributo di Coop Italia, una scuola di restauro mista per arabi ed ebrei. La conferenza stampa congiunta tra enti locali e diocesi ha offerto a monsignor Cetoloni l’opportunità di ribadire l’importanza del collegamento tra le tante realtà, ecclesiali e civili, che hanno dimostrato «grande interesse e senso di responsabilità» per i problemi della popolazione di Terra Santa.

In Terra Santa sfidando il coprifuoco