“Non abbiate paura a venire in Terra Santa, non ci vuole un coraggio particolare, né altri accorgimenti. È un pellegrinaggio sereno, che dà soddisfazione”. E’ l’appello che il card. Camillo Ruini, presidente della Cei ha lanciato oggi da Gerusalemme, dove si trova in pellegrinaggio con oltre200 partecipanti provenienti dalla diocesi di Roma e da altre città italiane. Tra loro anche un folto gruppo di atleti del Csi, Centro sportivo italiano, che domani parteciperanno alla maratona-pellegrinaggio “Gerusalemme- Betlemme”. “In questi giorni ha detto Ruini al Sir e a Sat2000 – sono molte le diocesi in pellegrinaggio in Terra Santa. Molte, poi, sono già state e altre stanno per partire. L’appello che i vescovi della Cei hanno lanciato giusto un anno fa, proprio da qui, da Gerusalemme, a tornare nei Luoghi Santi è stato ampiamente raccolto e questo ci da molta gioia anche pensando alle tristi condizioni in cui versano tanti nostri fratelli cristiani in Palestina”. Secondo il presidente della Cei “la presenza dei pellegrini ha anche una valenza politica: esprime infatti solidarietà e attenzione e induce ebrei e musulmani a tenere conto dei cristiani che, pur minoranza, sono presenti e vivono qui. C’è un altro aspetto ancora: venire qui, tra questi fratelli, infonde loro coraggio a restare e offre concrete possibilità economiche di lavoro”. “Il futuro di questa terra ha aggiunto Ruini – spero sia di riconciliazione. Venendo qui ho avuto l’impressione che la situazione sia più tranquilla che tre anni fa quando ho percepito anche in Galilea una situazione di emergenza”. “Il pellegrinaggio cristiano in Terra Santa ha concluso per le circostanze attuali impongono di pregare per la pace non solo in Terra santa ma anche in Iraq, in Africa e in ogni parte del mondo. In modo particolare preghiamo per la liberazione degli ostaggi italiani in Iraq dei quali non ho notizie particolari”.Sir