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TERRA SANTA: BLITZ CONTRO CONVENTO DELLA NATIVITA’

Il portavoce della Custodia dei luoghi sacri di Terra Santa, padre David Jaeger, ha condannato l’attacco israeliano di lunedì mattina al convento francescano della Natività, dove da alcuni giorni si sono rifugiati 200 palestinesi, parlando di “un atto di indescrivibile barbarie, in violazione di ogni norma di umanità e civiltà”, oltre che delle “esplicite e ripetute garanzie pubbliche e diplomatiche” date dalle autorità israeliane. E ha aggiunto che tale atto avrà “conseguenze a lungo termine e incalcolabili”.Le forze israeliane, che hanno fatto fuoco lunedì mattina contro la chiesa della Natività a Betlemme, avrebbero dichiarato che dal convento sono partiti i primi colpi.“Non c’è stato alcun colpo di mortaio o armi da fuoco all’interno del convento della Natività dei francescani a Betlemme”, ha smentito decisamente padre Giovanni Battistelli, Custode di Terra Santa. “È assolutamente falsa – ha dichiarato al Sir padre Battistelli – la notizia di una sparatoria tra coloro che si trovavano nel convento e le milizie israeliane che circondavano il complesso della Natività”. Falsa anche la notizia “di un soldato ucciso in seguito a tali sparatorie”. Si tratta, invece, “di un giovane – ha spiegato il Custode – che si trovava nella Basilica per aiutare i religiosi a spegnere l’incendio, divampato in una parte del convento, a causa delle granate lanciate – non so se dai soldati ebrei o dalle teste di cuoio – nel blitz di questa notte”. Citando fonti certe, padre Battistelli sottolinea che “al momento la situazione a Betlemme è di stallo. Anche se tante sono le pressioni, a volte fatte con atti sconsiderati, per fare in modo che i religiosi vengano fuori dal convento. Ma questo non avverrà mai – ha ribadito il Custode -, perché il nostro è un mandato ricevuto dalla Santa Sede e i religiosi lì presenti, nonostante le loro condizioni miserevoli – sono senza luce, senza acqua, privi di viveri e con un morto in Basilica – sono tutti completamente d’accordo con noi”.