Una decisione che consegna ai cristiani locali un simbolo ed un esempio spirituale in un tempo difficile dove il loro numero diminuisce, con tante sfide quali la secolarizzazione, la formazione, i problemi politici che stentano a risolversi. Una figlia della Palestina. Con soddisfazione padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, accoglie la notizia della prossima beatificazione di Maria Alfonsina Danil Ghattas, cofondatrice della Congregazione delle suore domenicane del santissimo Rosario di Gerusalemme, che avverrà il 22 novembre a Nazareth. E’ un evento importante dice al Sir il Custode anche perché si tratta, della prima beatificazione che si svolge in Terra Santa e per questo rappresenterà un nuovo grande momento di incontro della comunità cristiana palestinese dopo la visita di Benedetto XVI. Per Pizzaballa questa beatificazione consegna ai cristiani locali un simbolo ed un esempio spirituale in un tempo difficile in cui il loro numero diminuisce, con tante sfide quali la secolarizzazione, la formazione, con i problemi politici che stentano a risolversi. Abbiamo bisogno di testimoni che ci dimostrano che si può vivere la chiamata alla santità anche in mezzo a tante difficoltà e all’epoca di madre Ghattas queste non erano minori rispetto ad oggi. Di madre Ghattas conclude il Custode – spicca il suo radicamento nel territorio mediorientale, che in passato ha prodotto tantissime figure e che continua a dare frutti spirituali anche in tempi moderni. Basti pensare che le suore del Rosario sono tutte mediorientali e poste al servizio della Chiesa latina nel mondo arabo. E’ una figlia della Palestina che ha vissuto in Terra Santa e che ha capito l’importanza dell’istruzione e della formazione per il percorso di radicamento e di testimonianza cristiana in questa tormentata regione del mondo.Sir