Terontola con i suoi duemiladuecento abitanti è un importante snodo stradale e ferroviario sul confine tra Toscana e Umbria. Ed è qui che il Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, ha fatto tappa per la prima parte della visita pastorale. Per ritrovare le origini dell’attuale parrocchia che, dopo la morte di don Dario Alunno, è guidata da don Giuseppe Tremori, occorre ritornare molto indietro nel tempo, verso il sesto secolo, quando, in questo ultimo lembo della diocesi aretina al confine con l’Umbria, sorgeva la pieve di Santa Cristina a Bacialla, che divenne ben presto punto di riferimento delle comunità cristiane del territorio, allora dominato dai Longobardi. «Intorno all’anno Mille – scrive don Dario Alunno, autore di varie ricerche storiche – la pieve di Bacialla avverte l’opportunità di ‘generare’, cioè di suddividere il suo territorio in ‘cure’, cioè in parrocchie, per poter offrire un servizio spirituale più adeguato ai convertiti che stavano crescendo». Nasce allora la «cura» di Sant’Andrea a Bacialla, anticipata o seguita a breve distanza di tempo dalla «cura» di Santa Maria, poi di San Bartolomeo alla Badiola; ultima in ordine di tempo è la chiesa di Sant’Angelo al Fercione, sostituita, dal 1450, dall’attuale pieve di San Giovanni Evangelista.In questa comunità, ricca di storia e di fede, si è recato il Vescovo. «Questa esperienza – spiega suor Benedetta – è iniziata venerdì 3 novembre, quando il Vescovo ha incontrato i docenti della scuola elementare e della scuola materna statale. Monsignor Bassetti si è molto rallegrato nel notare l’orientamento cristiano dell’azione educativa sia da parte della direttrice Franca Biagiotti, sia da parte degli insegnanti». Il successivo incontro si è tenuto, in un clima particolarmente familiare, in chiesa con i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia «Maria Immacolata», incontro preceduto dal saluto dei bambini che sono ritornati a scuola per dare ai genitori la possibilità di incontrare il Vescovo, il quale ha colto l’occasione per evidenziare la bella realtà della scuola cattolica che cura la formazione completa del bambino, valorizzando la dimensione religiosa.Il particolare carattere dell’istituzione è stato poi messo in risalto da Roberta Nasorri, insegnante di inglese nella scuola stessa e madre di uno dei piccoli alunni, e da un’altra mamma, Luciana Mencaroni. Parola che hanno dato al Vescovo l’opportunità di rilevare ancora una volta la sensibilità religiosa della direttrice e delle docenti della scuola elementare e materna statali di Terontola.All’intervento di Gianfranco Presentini, che ha messo in rilievo il fatto che dopo la Cresima la maggioranza dei ragazzi si allontana dalla Chiesa, ha replicato Anita Adreani, dicendo che spetta alle famiglie il compito di dare ai ragazzi un’autentica testimonianza cristiana. Il Vescovo ha colto l’occasione per presentare la famiglia come «Chiesa domestica».Alle 19, nella chiesa gremita di fedeli, è iniziata la concelebrazione eucaristica d’ingresso. Nel dopocena, presso la scuola parrocchiale dell’infanzia, ha avuto luogo la cena con i membri del consiglio pastorale, che poi hanno intavolato una discussione sulla situazione della parrocchia.Sabato 4 novembre il Vescovo si è incontrato con i carabinieri della locale stazione, ha visitato gli alunni della scuola media statale, ha voluto intrattenersi con i volontari della Misericordia e del gruppo donatori di sangue «Fratres», per concludere con i genitori e i ragazzi che frequentano il catechismo e con le stesse catechiste. Il Vescovo ha avuto parole di incoraggiamento e si è particolarmente compiaciuto per il fatto che i gruppi di bambini sono affidati a due catechiste.Monsignor Bassetti ha poi illustrato il progetto della struttura che prossimamente la diocesi realizzerà a Terontola per l’accoglienza dei bambini e dei giovani.